Sondaggi politici SWG: quali priorità per il futuro governo?
Sondaggi politici SWG: quali priorità per il futuro governo?
Nell’ultimo sondaggio realizzato dall’istituto demoscopico SWG, si parla di quelle che dovrebbero essere – per i cittadini – le priorità del prossimo Governo. I risultati sono certamente interessanti: alcune delle priorità indicate nelle settimane di campagna elettorale perdono quota. Altre, invece, crescono o si affermano con una certa forza.
Sondaggi politici SWG: le priorità assolute sono gli incentivi per il lavoro e la riduzione della pressione fiscale
SWG propone una batteria di risposte contenenti, ognuna, una distinta priorità. In cima alla classifica, ex aequo, troviamo gli “incentivi per l’avviamento al lavoro di giovani e adulti”, e la “riduzione graduale della pressione fiscale”. Entrambe le risposte vengono marcate dal 34% del campione. Lavoro e tasse, due temi evergreen che potrebbero fare la differenza per la stessa costituzione di un nuovo esecutivo.
Potrebbe sorprendere la terza risposta più gettonata, che vede come priorità il dimezzamento degli stipendi ai parlamentari. Il 29% la considera una riforma prioritaria: più del blocco dei flussi migratori (27%), dell’abolizione della legge Fornero (21%) o del taglio delle maxi pensioni (25%). La riduzione dei costi della politica parlamentare sembra legata essenzialmente al Movimento 5 Stelle, che ne ha fatto un proprio cavallo di battaglia. Si può supporre che la gran maggioranza degli elettori pentastellati abbia marcato questa risposta e che, pertanto, l’abbia fatta balzare sul podio delle priorità.
Sondaggi politici SWG: scarsa considerazione per gli investimenti al Sud, reddito di cittadinanza e flat tax
Tra le risposte meno frequenti, troviamo la priorità di investire al Sud, ritenuta tale solo dal 14% del campione. Sorprende, infine, che le due manovre di punta delle formazioni vincitrici (Movimento 5 Stelle e centrodestra) non siano considerate prioritarie. Il reddito di cittadinanza è visto come una impellenza solo dal 10% del campione. La flat tax, invece, dall’8%.
Tutte le risposte e la nota metodologica, in immagine