Silvio Berlusconi è tornato. Ancora una volta. L’ennesima. L’assoluzione in appello nel processo Ruby lo ha rivitalizzato. E lo ha portato a ributtarsi negli affari che più tiene a cuore, Milan e partito. Il suo sogno di riunire i moderati sotto un unico tetto non è mai svanito. Anzi, ora forte di una verginità giudiziaria insperata è pronto a gettare le basi di una nuova unione. Per farlo bisognerà però lavorare di uncinetto. La spaccatura tra Angelino e Silvio è di natura politica. E per ricostruire quel rapporto non basta una semplice telefonata serale in cui si chiede di deporre le armi e smettere di litigare. Per farlo bisogna mettere nero su bianco programma e obiettivi.
E soprattutto ridiscutere il ruolo di Berlusconi all’interno di una futura federazione dei moderati italiani. Perché è proprio questo il problema. L’ex premier non può più essere il dominus del partito. Lo ha spiegato l’esponente di NCD, Fabrizio Cicchitto: “Ci siamo distinti da Berlusconi su tre questioni: la linea politica,la leadership e il tipo di partito. Queste tre questioni non sono certo risolte e superate dalla sentenza di assoluzione”. Serve quindi una visione collegiale. Servono le primarie. E su questo Berlusconi è pronto ad aprire, a patto che venga riconosciuta in lui la figura di padre del centrodestra. Per questo ai suoi amici più intimi ha confidato di voler riottenere quell’agibilità politica che gli permetterebbe di ritornare completamente in gioco. Magari con la modifica della Legge Severino sull’incandidabilità.
Intanto manda avanti i suoi in avanscoperta. Oggi Renato Brunetta ha inviato un messaggio al segretario della Lega Matteo Salvini. “Al confermatissimo segretario della Lega oltre che destinare auguri e complimenti, faccio giungere fiducioso una proposta. Cerchiamo di trovare i contenuti – come giustamente lui chiede – che costituiscano una piattaforma solida per un’alleanza di tutto il centrodestra. Per parte nostra indichiamo questi punti, sicuri di trovare adesione dalla Lega come dalle altre forze politiche”. E via l’elenco con rivoluzione federalista dello Stato e riforma fiscale tra i capisaldi del programma.
Da via Bellerio rispondono con favore. “Mi fa piacere – dice Salvini – che attraverso Renato Brunetta finalmente da Forza Italia arrivino proposte concrete e comincino a parlare di tasse, lavoro, Europa e non solo di correnti e correntucole. Siamo pronti ad aprire un dibattito”. I primi passi di avvicinamento sono stati compiuti. Il Cavaliere è tornato in sella.