Il dibattito nel centrodestra è ravvivato dopo l’assoluzione nel processo Ruby di Berlusconi e le voci di un parziale riavvicinamento tra Forza Italia ed il Nuovo Centrodestra. Per conto del partito di Alfano interviene l’ex ministro Nunzia De Girolamo secondo cui il “centrodestra ha senso soltanto se riunito. Da Forza Italia a noi del Nuovo Centrodestra, passando per Udc, Fratelli d’Italia e Lega. Dobbiamo costruire la coalizione dei prossimi vent’anni”.
“Entro l’anno – continua la parlamentare di NCD – serve un congresso costituente che ci porti, a seconda di come saremo in grado di sviluppare il dialogo tra di noi, a una federazione di partiti o a un nuovo soggetto unico del centrodestra”. In merito al rischio di creare un Pdl bis “federazione o partito unico, dobbiamo accantonare il meccanismo delle quote e rinunciare ciascuno al proprio orticello sicuro”, sottolinea De Girolamo. “Basta col teatrino della Prima repubblica. Qua dobbiamo fare la Terza”. Parlando della leadership “la forza degli uomini non si misura quando stanno in ascesa, ma da come sanno rialzarsi quando cadono. Berlusconi, in questo, è imbattibile. La sua scelta di porsi come pacificatore, federatore e rifondatore del centrodestra va vista come un atto di generosità al quale non possiamo rinunciare. La leadership delle idee è senz’altro la sua”, dice l’ex ministro. Quanto al candidato premier “lo sceglieremo con le primarie”.
Sul tasto delle primarie batte un altro esponente del centrodestra. Giorgia Meloni, di Fratelli d’Italia, lancia un messaggio netto agli alleati: “Se qualcuno pensa che si possa risolvere tutto con un accordo di vertice per far tattica, allora no, grazie, è già morto il Pdl di tattica, non siamo interessati. Se invece ripensiamo e rifondiamo questo centrodestra, allora sì, il tema ci appassiona. Ma sia chiaro: non c’è nulla di quel che è stato che possa banalmente essere riassemblato. A noi serve un’idea nuova da contrapporre a Renzi”. Meloni illustra su Repubblica la proposta di Fratelli d’Italia: “uno choc per il centrodestra. Noi pensiamo alle primarie, se qualcuno ha una proposta migliore la faccia”. “Siano gli italiani a scegliere il modello che più li convince. Il centrodestra del futuro deve nascere dal basso, non dalle stanze del potere. Diversamente, qualsiasi consulta rischia di essere un giro di tavolo buono per le telecamere. Noi a scatola chiusa non compriamo”.
A proposito delle primarie del centrodestra ecco l’intervento di Flavio Tosi che attacca indirettamente il segretario Matteo Salvini: “Mi candido alle primarie, ma devono essere di coalizione, non di partito. Alla Lega non serve l’isolazionismo. Il centrodestra non può che essere un’alleanza liberista: Stato meno costoso, burocrazia e fiscalità più leggere, tempi certi per la giustizia. L’antipolitica la rappresentano i 5 stelle. Le persone ci votano per fare qualcosa non per opporci a tutto. Stare sempre sulle barricate alla lunga non paga. Bisogna riunire il centrodestra, parlare ai moderati e non isolarsi ognuno nelle proprie posizioni. C’è spazio politico a nostra disposizione”. Per il sindaco di Verona. intervistato dalla Stampa, “è un segno di intelligenza politica la riapertura del dialogo tra Forza Italia e Ncd. Adesso può ricrearsi uno schieramento alternativo a Renzi», dice Tosi. “Le primarie di tutto il centrodestra servirebbero a scegliere la nuova leadership, ma prima delle regionali del prossimo anno va stabilita una posizione comune rispetto al governo Renzi”.
Lega, Salvini “Al tavolo con Alfano non mi siedo” – Secca la risposta del segretario della Lega Matteo Salvini: “Io al tavolo con Alfano non mi siedo, anche oggi ci sono stati 150 morti: io al tavolo col papà di mare nostrum non mi siedo». Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha risposto sulla volontà di Silvio Berlusconi di ricostruire il centrodestra. “Se vuole sedersi lui buon per lui ma io no”.