Buoni fruttiferi di Poste Italiane, rimborso con intestatario defunto – guida.
Rimborso buoni fruttiferi e intestatario morto, come fare
I buoni fruttiferi di Poste Italiane continuano a incrementare curiosità e interesse. In questa direzione è utile consultare una guida informativa che aggiorni i diretti interessati su tutte le eventualità che possono accadere. Ad esempio, cosa succede se l’intestatario dei buoni fruttiferi postali muore? E come avviene il rimborso? Brevemente, possiamo affermare che nel caso in cui l’intestatario dei buoni muoia, i buoni postali cadono in successione agli eredi. Questi ultimi ne avranno diritto solo quando sarà conclusa la pratica di successione. Ma andiamo a vedere le principali informazioni utili a riguardo.
Buoni fruttiferi di Poste Italiane: intestatario defunto, cosa succede?
Va ricordato che i buoni fruttiferi postali sono un’esclusiva Poste Italiane emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti. E rappresentano uno strumento importante di investimento, sicuro per chi vuole risparmiare senza rischi perché garantiti dallo Stato. E vantaggioso anche dal punto di vista economico e delle tasse. Tuttavia, alcune procedure rischiano di essere complicate in diversi casi. Come nel caso di intestatario dei buoni defunto. In questa eventualità, come riscuotere i buoni a lui intestati?
Innanzitutto va precisato che i buoni rientrano nella successione alla pari di tutti gli altri beni del defunto. Pertanto è riscuotibile dagli eredi. Questi ultimi possono avere diritto a tali buoni sono nel caso in cui presentino apposita documentazione. Vale a dire il certificato di morte del defunto; i documenti relativi all’apertura della successione; nonché la dimostrazione del diritto degli eredi alla successione tramite la presentazione del testamento; oppure il certificato che dimostri il legame di parentela con il defunto. Naturalmente, come ricorda anche La Legge per Tutti, in caso di più eredi, saranno tutti interessati.
Buoni fruttiferi di Poste Italiane: intestatario defunto, come riscuotere?
La procedura per riscuotere i buoni postali fruttiferi intestati al defunto, risulta meno semplice di quanto si pensi. Trattandosi di un procedimento burocratico-amministrativo, include alcune operazioni necessarie da compiere. Prima di tutto occorre compilare l’apposito modulo dedicato delle Poste. Quest’ultimo può essere ricavato online tramite il sito della società; oppure reperire presso qualsiasi ufficio postale.
Quindi sarà necessario aprire una pratica di successione alle Poste, presentando alcuni documenti. L’estratto dell’atto di morte, in cui dovranno includere le generalità del defunto; nonché la data e il luogo di morte, e gli ultimi dati a lui relativi. In più bisognerà portare un atto notorio (o relativa dichiarazione sostitutiva) indicante i dati e le generalità di tutti gli eredi; all’elenco dei documenti figurano anche il verbale di pubblicazione del testamento, la copia di un documento d’identità valido e la dichiarazione di successione.
Una volta presentata la documentazione necessaria e compilati i moduli richiesti, Poste Italiane procederà nella valutazione della domanda. E quindi, se accettata, attuerà la procedura del rimborso.
Buoni fruttiferi di Poste Italiane: la clausola Pfr
Ci sono alcuni buoni fruttiferi di Poste Italiane che hanno una clausola Pfr. Quest’ultima significa letteralmente “Pari Facoltà di Rimborso”. E prevede che il rimborso dei buoni possa essere chiesto da più soggetti, in quanto il buono stesso è in realtà cointestato. Ovvero intestato a più persone. Ma nel caso di morte di uno dei cointestatari cosa succede? Semplicemente il buono postale potrà essere rimborsato integralmente all’altro cointestatario; e le recenti sentenze dei Tribunali hanno legittimato anche le modalità di richiesta di riscossione in tale eventualità. Non ci sarà il bisogno di presentare la documentazione sopra riportata; ma basterà una semplice autocertificazione, in cui si affermi di ignorare possibili eredi del titolare defunto che possano avere diritto sui buoni.