Governo 2018: incarico esplorativo a Elisabetta Casellati. I precedenti
Era stato anticipato dalle indiscrezioni circolate in questi giorni; adesso, è ufficiale. Il Capo dello Stato Mattarella ha conferito un mandato esplorativo al Presidente del Senato Casellati. Già venerdì dovrà tornare al Colle per fare il punto sul dialogo tra le forze politiche poi il Quirinale deciderà come comportarsi. Ci si attende un’iniziativa decisiva in tempi brevi.
Ora, è molto improbabile che la Casellati diventi il prossimo Presidente del Consiglio. Infatti, non le è stato affidato un pre-incarico; come nel caso di Bersani nel 2013. Tuttavia, Mattarella punta sul fatto che la sua elezione a Palazzo Madama sia maturata grazie alla convergenza di 5 stelle e Lega su un nome espresso da Forza Italia. In pratica, è stata eletta in virtù di un accordo “politico”.
Detto ciò, dovrebbe spettarle soltanto il compito di verificare la possibilità di formare una maggioranza. Rispetto al Presidente della Repubblica, che in generale ha un ruolo di “arbitro”, avrà la possibilità di condurre delle consultazioni più “informali”; dunque, più adatte a smussare i veti incrociati finora posti dalle forze politiche. In pratica, come seconda carica dello Stato, anche la Casellati è una figura “super partes”; d’altra parte, potrà approfondire le disponibilità dei partiti proprio perché non ha la necessità di trovare il sostegno per un governo guidato da lei stessa.
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#consultazioni2018— Quirinale (@Quirinale) 18 aprile 2018
Governo 2018: incarico esplorativo a Elisabetta Casellati. I precedenti
La Casellati, prima donna a essere eletta Presidente del Senato, sarà la seconda a ricevere un mandato esplorativo dopo il Presidente della Camera Nilde Jotti alla quale venne conferito nel 1987. Nella storia repubblicana, sono stati 4 i mandati esplorativi affidati a Presidenti del Senato; questi hanno riguardato, nello specifico, Merzagora (1957), Fanfani (1986), Spadolini (1989) e Marini (2008). Invece, per 3 volte l’incarico esplorativo è stato affidato al Presidente della Camera; oltre alla Iotti, il compito fu assegnato a Leone nel 1960 e a Pertini nel 1968.