Elezioni 2018: ultime notizie: Trattative governo M5S-Pd. Indiscrezioni
Elezioni 2018: ultime notizie: Trattative governo M5S-Pd. Indiscrezioni
Oggi è stato il giorno del conferimento del mandato esplorativo al Presidente del Senato Casellati. La prima mossa di Mattarella per sbloccare lo stallo in chiave maggioranza; servirà a sondare in profondità la possibilità di mettere d’accordo 5 stelle e centrodestra.
Dunque, per quello che si può capire, le ultime aperture Dem al Movimento non sono state ritenute abbastanza affidabili dal Colle. Dunque, il Presidente della Repubblica ha deciso di dare una possibilità al fronte opposto delle trattative che coinvolgono i pentastellati. D’altra parte, il veto di Di Maio sull’andare al governo con Forza Italia sembra essere rimasto. Anche se i 5 stelle l’hanno votata per Palazzo Madama, allo stato dei fatti, appare improbabile che la Casellati possa smuoverli dall’attuale posizione.
Elezioni 2018: se si chiude un forno
Il conferimento di un incarico limitato alla seconda carica dello stato potrebbe essere solo un modo per prendere tempo; cioè, per tenere vivo il dialogo tra 5 stelle e Lega in attesa che il Carroccio si “stacchi” da Berlusconi dopo l’atteso “trionfo” alle regionali in Molise e in Friuli. Tuttavia, appena lunedì, il leader M5S ha, in modo più o meno esplicito, sgombrato dal campo questa ipotesi; riferendosi ai “due forni”, metafora usata per descrivere l’equidistanza della propria proposta di governo da Pd e Lega, ha detto che “io aspetto qualche altro giorno poi uno dei due forni si chiude”.
Elezioni 2018: ultime notizie: Trattative governo M5S-Pd. Indiscrezioni
Se uno dei due forni si chiude logica impone che si dovrebbe riaprire l’altro. Insomma, se la Lega rimane con Forza Italia, a breve potrebbero aprirsi le trattative tra 5 stelle e Pd; anzi, secondo alcune indiscrezioni le manovre di avvicinamento tra i due partiti, finora bloccate dall’assunto renziano del “tocca a loro”, potrebbero già essere entrate nel vivo.
Elezioni 2018: i tre punti di Martina
Una chiara apertura in questo senso sarebbe giunta ieri da Maurizio Martina. Il reggente del Pd ha scritto su Facebook: “lasciamo ad altri gli scontri di potere” prima di abbozzare quella che sembra una lista di temi su cui potrebbe basarsi un’intesa con il Movimento. Quindi, non si può più escludere un ritorno in pista del Pd. Tuttavia, è un dato di fatto, il Partito risulta ancora spaccato tra renziani contrari a un accordo con i 5 stelle e “governisti” disposti quantomeno a dialogare.
Ora, visto il rinvio “a data da destinarsi” dell’assemblea – si sarebbe dovuta tenere il 21 aprile – pare difficile che venga messa in discussione la linea dell’opposizione “a tutti i costi”. Detto questo, se il mandato della Casellati dovesse fallire, una richiesta di responsabilità da parte di Mattarella difficilmente potrebbe essere ignorata dai vertici Democratici.