Prezzo benzina e carburanti ancora in salita, valore e quotazione
E’ il possibile allargamento della guerra in Siria, e tutta l’incertezza che intorno a esso è generato, ad avere provocato la crescita del prezzo della benzina, fino a oltre 73 dollari al barile, or scesi a 72. Comunque molto più in alto che nei mesi scorsi.
Non aiutano le voci su un rafforzamento delle sanzioni USA contro l’Iran, verso cui Trump non ha mai condiviso la morbidezza del precedente presidente Obama.
La conseguenza è una crescita del prezzo della benzina, almeno rispetto all’inizio del mese.
Oggi la più cara, nell’ambito del self service è quella praticata da Api-IP, dove si superano gli 1,6 euro al litro, 1,601 per l’esattezza. A parte i distributori no logo, in cui si è a 1,55, il più economico tra i brand è invece Esso, con 1,575.
Nel diesel, sempre self service, è sempre Api-IP il più caro, con 1,464 euro al litro, alla pari con Tamoil. I no logo sono a 1,421. Il distributore di marca meno servito è invece sempre Esso con 1,443
Prezzo benzina, quelli praticati per i serviti
Se passiamo ai distributori in cui il cliente è servito i prezzi ovviamente aumentano.
Per la benzina si va dai 1,778 di Api-Ip a 1,691 di Esso, e al 1,591 di No Logo.
Sempre gli stessi i più e i meno cari nel diesel, con Api-Ip a 1,648 e Esso a 1,561. NO logo a 1,461 euro al litro.
Le cose cambiano nel metano, dove i prezzi sono al kilogrammo ovviamente. Qui è Q8 il più caro, con 0,982 euro, mentre Total Erg il più economico, con 0,963. I no logo sono a 0,955.
Nel GPL invece rimane Api-IP a far pagare di più, con 0,653 euro a litro, ma è invece Tamil, con 0,629, a essere più economica, dopo i no logo a 0,622
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