Nicola Marra: il padre ha parlato al Maurizio Costanzo Show. Le dichiarazioni
La puntata del 19 aprile del Maurizio Costanzo Show, ha visto come ospite Antonio, padre di Nicola Marra, il ventenne precipitato da un burrone, in seguito a una serata in discoteca. La morte di un figlio è un dolore che non si può superare emotivamente, ma Antonio non vuole che la scomparsa di Nicola sia relegata alla cronaca. Con la sua testimonianza egli vuole lanciare un monito affinché i ragazzi siano più responsabili nel loro divertimento e che ci siano maggiori controlli sulla distribuzione di alcolici.
La ricostruzione degli eventi
All’inizio dell’intervista, il genitore ripercorre gli eventi di quella tragica sera di Pasqua. Partito da Napoli, Nicola si era recato alla serata di apertura di una discoteca a Positano. Nico è entrato nel locale nel pieno possesso delle sua facoltà, ne è testimone la mamma con cui stava messaggiando e che gli stava facendo le ultime raccomandazioni. Si sono sentiti fino a circa l’1 di notte, quando il ragazzo stava entrando in discoteca, promettendo di richiamarlo all’uscita dalla festa.
In apprensione, la madre ha provato a contattarlo intorno alle 4,30; ma da Nico nessuna risposta. I genitori hanno ricevuto una chiamata, alle 7 della mattina seguente, da un amico che gli ha comunica di essere in possesso del cellulare del figlio; egli aveva lasciato il locale senza avvertire nessuno di dove fosse diretto.
Lo shock all’uscita della festa
Il padre a quel punto si è diretto a Positano a cercarlo. Intorno alle 12 ha sporto denuncia di scomparsa ai carabinieri. L’uomo ha deciso di trattenersi nella località anche per la notte e di fare il giro dei locali nella disperata ricerca del giovane. Rimane però scioccato dalle scene che gli si presentano all’uscita dei ragazzi dalla serata del medesimo locale: un girone infernale. Decine di adolescenti riversi a terra, mani nei capelli, gridavano frasi sconnesse, vomito dappertutto. A sconvolgerlo non è stata però questa visione apocalittica, ma la sua normalità.
Nicola Marra: La testimonianza del genitore
Costanzo chiede ad Antonio cosa si senta di dire ai genitori che, come lui, passano sere in ansia aspettando il ritorno dei figli.
” Se io e mia moglie siamo qui è per portare la nostra testimonianza e il nostro vuole essere un urlo affinché ci sia una sensibilizzazione da parte delle istituzioni politiche, una presa di coscienza da parte degli esercenti dei locali; un invito accorato a tutti i ragazzi. E’ inverosimile che succeda veramente qualcosa del genere.” – Emozionato dal ricordo, l’uomo continua: “A vent’anni una vita non può finire in questo modo. […] Non è quello il divertimento.“
Il presentatore ha poi accennato alla volontà della signora Marra di istituire una fondazione con lo scopo di sensibilizzare gli adolescenti a queste tematiche e di un’associazione volta alla pianificazione di eventi sportivi.
L’appello per sensibilizzare i giovani del padre di Nicola Marra
Infine Antonio ha rivolto un appello ai giovani in ascolto:
“Io in questi giorni ho avuto modo di confrontarmi con tanti ragazzi che, purtroppo, mi hanno confermato l’ordinarietà. Oggi in discoteca non si va per socializzare ma, per bere. Non c’è controllo sull’alcol. Così facendo, ragazzi, si va incontro alla morte.”
Lo stato di ebrezza è la ricerca di un benessere artificioso, l’alcol è uno stupefacente con un’aggravante pazzesca rispetto alle altre droghe…è legale.