Governo 2018: ultime notizie, alleanza M5S-Pd; via libera di Renzi?
Il mandato esplorativo della Casellati non ha portato a nessun passo avanti concreto. Il Capo dello Stato ha quindi deciso di prendere qualche giorno di tempo prima di compiere la prossima mossa. Settimana prossima, forse già lunedì, è probabile che Mattarella giochi la carta Roberto Fico. Come al Presidente del Senato era stata affidata la missione di verificare la possibilità di una maggioranza M5S-centrodestra, così a quello della Camera si chiederà di approfondire le chance di un’alleanza tra pentastellati e Pd.
Tuttavia, non è detto che il “perimetro” della sua missione non si allarghi fino a comprendere un altro tentativo di accordo tra Di Maio e Salvini, anche se tale ipotesi non emoziona il Colle. Infatti, pare di capire che, allo stato dei fatti, per il Quirinale l’asse giallo-verde sia un capitolo chiuso. Il leader del Carroccio, dopo 50 giorni di “tira e molla”, dovrebbe quantomeno “staccarsi” da Berlusconi per ritornare ad avere l’attenzione di Mattarella. Detto ciò, il Presidente della Repubblica sa bene che, anche in quel caso, il dialogo potrebbe andare per le lunghe: chi fa il Presidente del Consiglio, lui o il pentastellato?
Governo 2018: ultime notizie, alleanza M5S-Pd; via libera di Renzi?
Ora, magari è “fantapolitica” precisa il Giornale riferendo alcune indiscrezioni, ma sembra che Renzi sia molto più favorevole a un’apertura ai 5 stelle di quanto abbia dato a intendere finora. I primi contatti con la Casaleggio si sarebbero già svolti per il tramite dell’imprenditore vicino all’ex Premier Marco Carrai. Insomma, il dialogo è pronto a partire ma per essere ufficializzato ha bisogno di poggiare su basi solide.
La richiesta del segretario dimissionario ai vertici del Movimento, innanzitutto, sarebbe quella di chiudere in modo definitivo il “forno” del centrodestra. In secondo luogo, né Di Maio né Fico hanno speranze per Palazzo Chigi; l’alleanza potrebbe partire solo in caso di accordo su una figura “esterna” ai partiti (“alla Cassese”). Si passerebbe poi al programma: qui Renzi chiederebbe il riconoscimento di diverse iniziative messe in campo nella scorsa legislatura.
Dal canto suo, sembra che Mattarella non sia entusiasta dell’esclusione della coalizione di centrodestra, prima forza politica del paese, dalla partita per il governo. D’altra parte, Renzi coinvolgerebbe LeU e appartenenti ad Autonomie e Misto, portando in dote all’asse giallo-rosso 170 voti solo al Senato; una maggioranza agevole. Potrebbe essere l’ultima possibilità di dare un governo “politico” al paese.