Silvio Berlusconi non ha mai nascosto la sua ammirazione per Matteo Renzi. Lo considera un leader carismatico. Un suo “clone” più giovane. Una volta agli amici più intimi ha confidato: “Servirebbe un Renzi a destra. Ma non si trova”. L’ex sindaco di Firenze, purtroppo per il Cav, è però sull’altra sponda, quella democratica. E’ questo l’unico neo di Matteo, almeno secondo Berlusconi che in un’intervista al settimanale Oggi dichiara “una volta, scherzando, ho detto a Renzi che ha commesso un solo errore, non fare politica dentro FI. Ha la fortuna dalla sua, e questa è una grande qualità per un politico. Con 108 mila voti è diventato sindaco di Firenze, con le primarie è diventato segretario Pd, si è autocatapultato a P. Chigi, si è trovato subito le elezioni europee che gli hanno assicurato quella legittimità democratica di cui aveva bisogno e infine gli è toccata anche la presidenza del semestre europeo. Sfido chiunque a fare di più e più velocemente!”.
Nell’intervista Berlusconi racconta anche la sua reazione una volta saputo di essere stato assolto nel processo Ruby. “Mi sono commosso. Si è verificato quello che speravo: che i giudici riuscissero a individuare, nonostante le tante favole dei media, la verità dei fatti. Quello che purtroppo non era avvenuto in primo grado”.
Il leader di Forza Italia illustra poi il suo progetto per riunire i moderati italiani: “Abbiamo un Pd al 38 per cento, Grillo al 23 e il centrodestra, frammentato, al 30 per cento. Lo scenario che se ne ricava è quello di un Paese con una forte coloritura di sinistra e con il Movimento 5 Stelle che rappresenta un serio pericolo per la democrazia. Ecco perché occorre ricostruire l’unità del centrodestra e far sì che i moderati, che sono la maggioranza nel Paese, acquistino consapevolezza e si trasformino in una maggioranza politica organizzata. Noi stiamo tentando di farlo con le nostre Comunità azzurre”.
Ma riunire i moderati in un’unico soggetto politico non sarà facile. Angelino Alfano mette infatti le mani avanti su una possibile futura alleanza con Forza Italia. “Non è previsto alcun incontro tra me e Berlusconi – chiarisce il leader Ncd a margine di un convegno alla Camera- vediamo prima come si comporta Forza Italia sulla legge elettorale e se vuole ‘ammazzare’ tutti gli alleati con l’abolizione delle preferenze, oppure no. Da Fi arrivano belle parole, ma servono i fatti”.