Cronaca ultime notizie: Renata Rapposelli, il figlio comincia a parlare?
Cronaca ultime notizie: Renata Rapposelli, il figlio comincia a parlare?
Renata Rapposelli, la pittrice era originaria di Chieti e scomparve ad Ancona il 9 ottobre 2017. Circa un mese dopo, il suo corpo senza vita fu ritrovato nei pressi del fiume Chienti, nel Tolentino, un parco naturale ben conosciuto dal figlio della donna.Fin dall’inizio, quest’ultimo e l’ex marito di Renata furono i primi ed unici indiziati. Il movente che aveva spinto padre figlio ad uccidere Renata era la sua continua richiesta degli arretarti del mantenimento, appena ottenuto.
Il corpo di Renata, al momento del ritrovamento, si trovava in avanzato stato di decomposizione. Questo, sfortunatamente, ha rallentato molto le indagini, non fornendo chiarimenti sulle reali cause della morte. Le ipotesi più accreditate furono quelle di strangolamento e avvelenamento.
Renata Rapposelli, gli ultimi aggiornamenti sul caso
La procura aveva, dunque, aperto un fascicolo per omicidio in concorso e occulamento di cadavere ai danni di Giuseppe e Simone Santoleri. Recentemente, il figlio della coppia, a gran sorpresa di tutti, avrebbe ammesso la propria colpevolezza, assegnando al padre un ruolo marginale.
Dal carcere di Lanciano dove si trova attualmente rinchiuso, avrebbe parlato al telefono con i suoi legali, facendo chiari riferimenti all’omicidio e all’occultamento del cadavere della madre.
Renata Rapposelli: l’accusa e le testimonianze chiave
Grazie alla preziosa testimonianza di una vecchia amica di Simone Santoleri, raccolta dal programma Chi l’ha visto, i sospetti sul figlio della vittima divennero sempre più vere e proprie certezze; le prove sulla sua colpevolezza, sempre più concrete.
Simone, stando al racconto della sorella, da tempo era in cura per problemi di schizofrenia e in casa aveva a disposizione numerosi medicinali che, se utilizzati in grandi quantità, possono risultare letali.
Cronaca ultime notizie: padre e figlio restano in carcere
Giuseppe e Simone Santoleri sono accusati di concorso in omicidio e occultamento di cadavere ai danni di Renata Rapposelli. Di recente, la difesa dei due indagati aveva promosso la richiesta che i due venissero scarecarati nell’attesa del processo e di ulteriori prove. La richiesta, però, è stata respinta dai giudici del Riesame dell’Aquila. Ex marito e figlio della vittima, così, resteranno in carcere.
Maria Iemmino Pellegrino