Emilio Fede parla di “Berlusconi e Dell’Utri, mafia e soldi” registrato dal personal trainer

Pubblicato il 23 Luglio 2014 alle 09:49 Autore: Giuseppe Spadaro
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Emilio Fede racconta, il suo personal trainer ascolta e registra la conversazione, Silvio Berlusconi tirato in ballo in qualità di protagonista e Marcello Dell’Utri co-protagonista. Si tratta di una conversazione tra Emilio Fede ed il suo allenatore personale nella quale il giornalista-conduttore racconta del rapporto esistente tra Berlusconi e Dell’Utri. Il secondo stando alla ricostruzione di Emilio Fede avrebbe fatto da ponte con la mafia. Nel racconto Emilio Fede parla di “soldi, soldi, soldi, mafia”.

A dare notizia della conversazione e dell’audio è stato il Tg La7. Emilio Fede racconta a Gaetano Ferri: “Guarda a Berlusconi cosa gli sta mangiando. Perché lui è l’unico che sa… Ti rendi conto che ci sono 70 conti esteri, tutti che fanno riferimento a Dell’Utri?”. Il dialogo è stato consegnato da Gaetano Ferri ai magistrati di Monza che lo ha inviato a sua volta ai pm di Palermo. Al momento la registrazione è stata depositata agli atti del processo sulla trattativa stato-mafia.

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Smentita di Emilio Fede – “E’ tutto falso, l’ho già detto ai magistrati e ho denunciato quel truffatore per calunnia e minacce gravi”. Cosi Emilio Fede sul dialogo registrato col suo personal trainer. “Non c’è nulla di reale in quello che Ferri ha detto. La registrazione è taroccata. È un galeotto, un bandito, un delinquente. Ha tagliato e cucito un anno e mezzo di registrazioni fatte su di me e ha prodotto queste finte rivelazioni”. Così Emilio Fede smentisce l’autenticità di alcune registrazioni fatte dal personal trainer Gaetano Ferri, in cui l’ex direttore del Tg 4 parla di Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi. “Io non so nulla, e non ho detto nulla, sui 70 conti all’estero di Marcello Dell’Utri, sul pizzo che avrebbe chiesto a Samori per candidarlo nel Pdl. Tutto falso”. “La frase sui soldi l’ho detta forse in battuta. Io sono amico con Dell’Utri, è mio fratello, ma non credo che abbia 70 conti all’estero, e comunque sono affari suoi”. “Sono io la vittima. Lo scorso maggio – racconta Fede – ho firmato una denuncia: calunnia e minacce gravi. Era venuto a offrirmi le registrazioni, ovviamente per ricattarmi. Lo mandai a quel paese. Poi è andato da Signorini, il direttore di ‘Chi’, e l’ha mandato a quel paese”. Fede parla dei suoi rapporti con Ferri. “L’ho conosciuto nel 2012. Mi è venuto a cercare in redazione. Era appena uscito di galera. Era con la compagna, una con un cognome che mette paura. Non dico chi è, ci tengo alla pelle. Mi disse che aveva bisogno di aiuto, era uscito da un giro di droga”, afferma. “L’ho portato alla palestra di Porta Venezia, a Milano, poi è fallita. Ha conosciuto diverse persone influenti, non posso dire il nome. E qualche volta ha allenato anche me. Durante le sedute mi faceva domande, domande: Berlusconi, Dell’Utri, Forza Italia”. “Ogni tanto – prosegue Fede – gli davo qualcosa. Duecento euro per le bollette, trecento per l’affitto, trecento perchè doveva ritinteggiare casa”.

 

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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