Richiesta di arresto nei confronti del deputato Forza Italia, Luigi Cesaro, ex presidente della Provincia di Napoli, è stata inviata alla Camera dei Deputati dalla DDA di Napoli. Cesaro è al centro di un’inchiesta su presunte irregolarità nella concessione di appalti del Comune di Lusciano (Caserta) a ditte legate al clan dei Casalesi. Altra ipotesi di reato a carico di Luigi Cesaro è turbativa d’asta.
Per l’on. Luigi Cesaro i pm ipotizzano i reati di concorso esterno in associazione mafiosa e turbativa d’asta. Al centro dell’inchiesta un incontro del 2004, nel quale, secondo l’accusa, Cesaro e l’ex boss del clan dei Casalesi Luigi Guida si accordarono per assegnare l’appalto sul Piano di Insediamento Produttivo di Lusciano (Caserta).
L’inchiesta si basa, in particolare, sulle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Luigi Guida, che ha guidato per lungo tempo la fazione Bidognetti del clan dei Casalesi. Secondo l’ipotesi accusatoria, numerosi appalti pubblici sono stati assegnati illegalmente a ditte vicine al clan, con l’estromissione forzata di imprese concorrenti.
“Grande è la mia amarezza di fronte ad un’accusa ingiusta”. Lo afferma Luigi Cesaro (FI) sulla richiesta di arresto pervenuta dai magistrati napoletani. “Come già anticipato, chiederò che la Camera autorizzi rapidamente l’esecuzione del provvedimento”, aggiunge.
Ieri l’aula della Camera ha votato si all’arresto di un altro deputato di Forza Italia: Giancarlo Galan. Galan è coinvolto nell’inchiesta riguardante il Mose. La Camera dei deputati che ha votato sì all’arresto: favorevoli sono stati 395, 138 i contrari e 2 gli astenuti. Hanno votato a favore Lega, Sel, LeD, Pd, Pi, Scelta Civica e M5s. Contrari Fi, Ncd, Maie e Psi.