“Onorevole ministro, ho seguito lo scontro che Ella ha avuto in Parlamento con i senatori dei gruppi M5s e Sel, a proposito delle riforme istituzionali in corso d’opera”. Si apre così la lettera aperta che il professore Aldo Giannuli pubblica sul sito di Beppe Grillo rivolgendosi a Maria Elena Boschi. Il ministro della Riforme viene raffigurata con un fotomontaggio come la strega cattiva della “Bella addormentata nel bosco”. Giannuli critica il piano di riforme del governo Renzi mettendolo in relazione con l’Italicum: “In definitiva – scrive – avremmo un Parlamento composto da una Camera di nominati, eletta con criterio maggioritario e con pesanti clausole di sbarramento, ed un Senato di eletti di secondo grado con doppia selezione maggioritaria, dal quale dipenderebbero quasi totalmente tutti gli organi di controllo e garanzia ed il processo di revisione costituzionale – si legge – Converrà che si tratterebbe di una situazione piuttosto anomala nel quadro delle democrazie liberali. Qualora Ella ritenesse non infondate queste preoccupazioni, sarebbe positivo che si aprisse un confronto, quantomeno sulle possibili misure per mettere in sicurezza la Costituzione”.
“Entrando nel merito della questione, il rischio maggiore che io vedo in questa riforma è lo smantellamento delle misure a protezione della Costituzione volute dall’Assemblea Costituente: il sistema elettorale proporzionale (tacitamente sottinteso dal testo), il bicameralismo perfetto con la diversa base elettorale delle due Camere, l’integrazione del collegio elettorale per il Presidente della Repubblica con i rappresentanti regionali, l’istituzione di un giudice di legittimità costituzionale, le maggioranze richieste sia per l’elezione del Presidente quanto dei giudici della Consulta, nonchè per il processo di revisione costituzionale costituivano un insieme organico di norme a tutela dei meccanismo di controllo e garanzia della Repubblica, in una raffinata architettura di pesi e contrappesi”, conclude Giannuli.