Sondaggi elettorali Affari: Lega 23% e brutto calo M5S. Le proiezioni
Sondaggi elettorali Affari: Lega 23% e brutto calo M5S. Le proiezioni.
Con la possibilità di un ritorno al voto c’è fame di sondaggi elettorali per capire come si sono spostati gli equilibri delle forze politiche. Chi sta crescendo e chi sta calando? Luigi Di Maio auspica la chiamata al voto il prima possibile, ovvero a giugno. Scenario improbabile allo stato delle cose, perché non ci sarebbero i tempi. Ma cosa accadrebbe se si votasse oggi? Se lo è chiesto Affaritaliani.it, che in collaborazione con il sondaggista Alessandro Amadori, ha proiettato i risultati delle elezioni regionali in Friuli e in Molise a livello nazionale. I risultati emersi da queste proiezioni hanno del clamoroso; perché se da un lato sottolineano la forte crescita della Lega, dall’altro decretano un brutto calo del Movimento 5 Stelle.
Sondaggi elettorali: Lega al top, M5S flop
Prima di analizzare le percentuali, bisogna ricordare i risultati emersi dalle elezioni del 4 marzo. Alla Camera, il Movimento 5 Stelle ha ottenuto il 32,6%, mentre la Lega ha conquistato il 17,4% dei consensi, risultando di fatto la terza forza politica in Italia, dietro al PD (18,7%). Al Senato il M5S si è attesto a quota 32,2%; mentre la Lega ha acquisito il 17,6%, restando sempre dietro al Partito Democratico (19,1%). A oggi come sono cambiati gli umori degli elettori?
Affaritaliani definisce i risultati delle sue proiezioni “a dir poco sorprendenti”. La Lega sarebbe spinta al 23%, trascinando così la coalizione di Centrodestra, che avrebbe certamente una maggioranza anche con l’attuale legge elettorale. Secondo le proiezioni, il Centrodestra unito potrebbe arrivare al 44%, superando così la soglia necessaria per avere la maggioranza dei seggi in Parlamento. Forza Italia risulterebbe invece allineata ai risultati del 4 marzo, attorno al 14%. Piccola crescita anche per Fratelli d’Italia, proiettata al 6%. Il risultato evidente di queste proiezioni è il rafforzamento della leadership di Matteo Salvini, ormai visto come guida della coalizione di centrodestra.
Spostandoci sul fronte del centrosinistra, non ci sarebbero particolari scossoni, con il PD stabile al 18%. La sorpresa arriva però dalla perdita dei consensi nei confronti dei pentastellati. Il calo segnalato dalle proiezioni sarebbe vistoso. Con una perdita di oltre 4 punti percentuali, infatti, il Movimento 5 Stelle scenderebbe al 28% dei consensi. Resterebbe sempre la prima forza politica del Paese, ma si dovrebbe guardare indietro con timore. Perché la Lega avanza e dei 5 Stelle potrebbe non avere più bisogno.