Detrazioni mutuo 2018: importo e percentuale prima casa nel 730 online.
Da mercoledì 2 maggio 2018 è possibile accettare, modificare o integrare il 730 precompilato online. Ma per quanto riguarda le detrazioni mutuo 2018 come bisogna comportarsi e cosa bisogna sapere? L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei contribuenti una guida informativa piuttosto completa. E ha comunicato anche un aspetto particolare relativo alle spese effettuate per l’acquisto di abitazioni. Ovvero, per ciò che concerne gli interessi passivi, gli oneri accessori e le quote di rivalutazione corrisposti in dipendenza di mutui, spetta una “detrazione dell’imposta lorda nella misura del 19%”. Fino a un importo massimo di 4.000 euro. Tuttavia esistono diversi tipi di mutuo. E in base a questo variano limiti e condizioni di accesso alla detrazione. Generalmente le detrazioni mutuo 2018 spettano se si fa riferimento all’acquisto dell’abitazione principale nel 730 ordinario o precompilato o nel modello Unico.
Detrazioni mutuo 2018: importo e percentuale acquisto prima casa
Come abbiamo scritto in precedenza, la detrazione del 19% spetta per i mutui di varia tipologia, con condizioni e limiti differenti. Si parte dai mutui ipotecari finalizzati all’acquisto dell’immobile da adibire ad abitazione principale; si prosegue con i mutui ipotecari su immobili diversi da quelli adibiti ad abitazione principali; e quindi con i mutui ipotecari e non per interventi di manutenzione, restauro e ristrutturazione; inoltre sui mutui ipotecari per la costruzione e la ristrutturazione degli immobili che andranno a essere l’abitazione principale. Infine, sui prestiti e mutui agrari di ogni sorta. Tuttavia le modifiche variano anche in base agli anni (prima o dopo) in cui sono stati stipulati i mutui.
La prima soglia temporale da considerare è quella del 2001. La detrazione sui mutui stilati a partire da quest’anno spetta solo previo il rispetto di alcune condizioni. Ad esempio, bisognerà adibire l’immobile ad abitazione principale entro 1 anno dalla data di acquisto; quest’ultimo dovrà essersi verificato l’anno o l’anno dopo la stipula del mutuo.
L’altra fascia temporale da considerare è quella che va dal 1994 al 2000. In questo caso sono i tempi a cambiare. Non più 1 anno, ma 6 mesi. Nel solo 1993, i limiti temporali cambiano ancora una volta. Bisognerà aver adibito l’immobile ad abitazione principale entro l’8 giugno 1994. Infine, l’ultima fascia temporale da esaminare è quella antecedente al 1993. Nel caso in cui si sia stipulato un mutuo prima di quest’anno, occorrerà aver adibito l’immobile ad abitazione principale entro l’8 dicembre del 1993. Altra condizione? L’abitazione principale non dovrà aver subito variazioni per nessuna ragione, fatta eccezione per i motivi di lavoro.
Detrazioni mutuo 2018 nel 730 online
Di seguito le istruzioni relative alla compilazione del 730 online in riferimento a quanto abbiamo scritto sopra.
- Rigo E7: interessi per mutui ipotecari per acquisto immobile da adibire ad abitazione principale. Dovranno essere indicati gli interessi passivi, gli oneri accessori e le quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione.
- Codice 8: interessi mutui ipotecari per l’acquisto di immobili di uso diverso rispetto all’abitazione principale, contratti prima del 1993. Importo massimo: 2.065,83 euro.
- Rigo E7 / Codice 8 Righi da E8 a E12: spese sostenute per l’acquisto di immobili di nuova costruzione. A titolo di interessi passivi, oneri accessori e quote di rivalutazione.
- Codice 9: mutui contratti nel 1997 per interventi di restauro, ristrutturazione e manutenzione. Importo massimo: 2.582,28 euro.
- Codice 10 Righi da E8 a E10: mutui contratti dal 1998 per costruzione e ristrutturazioni di immobili adibiti ad abitazione principale.
- Codice 11 Righi da E8 a E10: prestiti e mutui agrari.
Detrazioni mutuo 2018: spese e altre informazioni utili
La detrazione del 19% di cui stiamo parlando si riferisce solo a certi tipi di spese, escludendone altre. La detrazione si applica solamente sugli interessi passivi e sugli oneri accessori versati nel corso dell’anno fiscale di riferimento, ovvero il 2017. Categoricamente escluse dalla detrazione spuntano le spese sostenute per assicurare l’immobile; l’onorario del notaio; le imposte di registro, quelle ipotecarie e catastali; l’Iva.
Ma cosa succede nel caso in cui il mutuo sia cointestato? In tale eventualità la detrazione spetterà a ciascun cointestatario, ma solo con riferimento alla propria quota di interessi. In caso di coniugi cointestatari, se uno è a carico dell’altro, la detrazione spetterà a chi ha sostenuto la spesa.