Sondaggi politici Euromedia-Piepoli: elettori M5S bocciano intesa con Pd
Luigi Di Maio e la base del Movimento 5 Stelle possono tirare un sospiro di sollievo. Dal Nazareno dove in questi minuti si sta tenendo la Direzione Pd, Maurizio Martina ha chiuso ad un possibile accordo di governo con i pentastellati. Il segretario reggente ha sbattuto la porta in faccia anche al centrodestra: “Mai al governo con Salvini, Berlusconi e Meloni come soci di riferimento. E non potremo mai nemmeno sostenere un governo a trazione leghista”. Parole che rispecchiano il volere della base, sia dall’una che dall’altra parte.
A non volere un governo Pd-M5S infatti, non erano solo Renzi e Di Maio, al netto degli abboccamenti e delle parole di distensione. Erano e sono soprattutto i loro elettorati di riferimento. Primo fra tutti quello Cinque Stelle. Secondo un sondaggio congiunto Piepoli-Euromedia andato in onda ieri sera a Porta a Porta, la maggioranza dei militanti pentastellati non vuole un accordo tra le parti: per Euromedia i contrari sono il 45,8% per Piepoli addirittura il 72%.
Meglio invece siglare un’intesa con la Lega. Opzione, quest’ultima, che piacerebbe alla maggioranza degli elettori M5S (51,7% per Euromedia, 58% per Piepoli). Al momento però si tratta di una strada poco percorribile. Negli ultimi giorni tra Di Maio e Salvini sono volati gli stracci. Ieri ospite di Bruno Vespa, il capo politico dei Cinque Stelle ha attaccato duramente il segretario del Carroccio: “Noi non abbiamo alcun problema a tornare al voto perché ci sostengono i cittadini con le piccole donazioni. Altri invece si oppongono perchè, tra prestiti e fideiussioni, magari hanno qualche problemino con i soldi. Ma l’Italia non può rimanere bloccata per i guai finanziari di un partito”. La replica di Salvini è stata secca: “Non rispondo a insulti e sciocchezze su soldi e poltrone, per noi lealtà e coerenza valgono più dei ministeri. Ed è da irresponsabili bloccare i lavori delle commissioni”. A provare a mettere la parola fine ad uno stallo che si protrae ormai da due mesi ci proverà ancora una volta il presidente della Repubblica. Sergio Mattarella ha infatti convocato i partiti lunedì 7 maggio per un altro giro di consultazioni. Obiettivo prefissato: indagare sull’esistenza o meno di altre maggioranze di governo.
Sondaggi politici Euromedia-Piepoli: nota metodologica
In attesa di diffusione.