Serie B: Aurelio Andreazzoli, da allenatore nell’ombra a profeta di Empoli
Serie B: Aurelio Andreazzoli, da allenatore nell’ombra a profeta di Empoli
L’Empoli l’anno prossimo sarà nuovamente ai nastri di partenza della Serie A dopo un solo anno di Serie B.
I gol del duo Caputo-Donnarumma hanno portato gli azzurri a stravincere il campionato di cadetteria con ben quattro giornate d’anticipo.
Ma c’è qualcuno che è riuscito a fare ancora meglio del duo di attaccanti azzurro: trattasi del mister Aurelio Andreazzoli, subentrato a Vincenzo Vivarini lo scorso 17 dicembre, giorno in cui è cominciata la salita verso la massima serie dei toscani.
Serie B: chi è Aurelio Andreazzoli
Aurelio Andreazzoli è un signore toscano di Massa classe 53’ che comincia ad allenare a metà anni ottanta in squadre dilettanti della provincia toscana, ottenendo diversi buoni risultati e promozioni.
Dopo una decina d’anni di gavetta arriva alla prima esperienza tra i professionisti, più precisamente alla Massese, squadra della sua città natale.
Successivamente viene chiamato ad allenare le giovanili dapprima della Fiorentina e poi addirittura del Tempio, in Sardegna.
La sua svolta arriva nel 2003, quando viene chiamato da Luciano Spalletti all’Udinese: l’attuale allenatore interista lo volle come suo collaboratore.
Da qui comincia un legame fortissimo tra i due che passeranno insieme anche gli anni romani.
LEGGI ANCHE: Giro d’Italia 2018: -1 al via da Gerusalemme, andiamo a conoscere i premi
Serie B: l’esperienza romana del mister toscano
Nella prima esperienza giallorossa arrivano diverse soddisfazioni dal punto di vista dei risultati. Quando Spalletti lascia la capitale lo fa anche Andreazzoli ma non lo segue in Russia, bensì tornerà ancora alla Roma con Montella.
Il 2 febbraio 2013 viene nominato capo allenatore dopo l’esonero di Zeman riuscendo a concludere al sesto posto una travagliata stagione, perdendo la finale di Coppa Italia nel famoso derby contro la Lazio.
Tornerà ancora una volta con Spalletti a Roma nel 2016.
Durante la prima esperienza, Taddei chiamò il suo gesto tecnico “Aurelio” proprio in onore del mister.
Serie B: dopo una vita nell’ombra, la scena se la prende lui
Come abbiamo potuto vedere Andreazzoli ha vissuto gran parte della carriera come collaboratore, poche le esperienze come capo allenatore.
Ma dallo scorso 17 dicembre le cose son cambiate.
L’Empoli lo chiama sulla panchina; l’obiettivo è tornare a tutti i costi in A e la scelta di chiamare Andreazzoli spiazza un po’ tutti quanti.
Poi le settimane passano e ci si accorge che non poteva esserci scelta migliore. L’Empoli comincia a macinare chilometri su chilometri seminando il panico in classifica e distruggendo anche le dirette concorrenti a suon di gol e bel gioco.
Lo scorso 28 aprile grazie al pareggio casalingo contro il Novara ha riportato gli azzurri in massima serie e ancora da imbattuto nella sua esperienza. Probabilmente nemmeno ad Empoli avrebbero scommesso un euro su di lui, ma ora vogliono che continui la sua avventura anche l’anno prossimo.
Possiamo concludere dicendo che, dopo una vita da attore non protagonista, la scena stavolta se la è presa lui di diritto e, soprattutto, inaspettatamente.
SEGUI IL TERMOMETRO SPORTIVO ANCHE SU FACEBOOK, TWITTER E TELEGRAM