Serie A: l’annata disastrosa del Verona, gialloblu retrocessi
Con la sconfitta di “San Siro” nel primo match di giornata di Serie A il Verona è ufficialmente retrocesso in Serie B.
Per i veneti si tratta della seconda retrocessione dalla massima serie alla cadetteria in appena tre stagioni.
Le quattro reti subite dal Milan hanno sentenziato una squadra mai stata veramente capace di provare qualcosa di concreto per raggiungere la salvezza.
Serie A: Pecchia l’imputato numero uno
Ovviamente l’imputato principale è sempre l’allenatore, in questo caso Fabio Pecchia.
Il tecnico laziale ha preso il comando della guida tecnica durante l’estate 2016 nel post retrocessione, guadagnando al primo colpo, seppur attraversando diverse difficoltà in stagione, la promozione in massima serie classificandosi secondo.
Il gioco e i metodi di Pecchia però non sono mai piaciuti alla tifoseria gialloblu che chiedeva il suo esonero già lo scorso anno in serie B, quando era facile vedere il Verona andare in crisi.
Riconfermato per la stagione attuale, non ha mai trovato il bandolo della matassa, navigando costantemente per tutto il campionato in zona retrocessione.
Nonostante le mille difficoltà ha sempre e comunque incassato la fiducia della società, la quale non lo ha esonerato nemmeno quando le cose andavano malissimo.
Presumibilmente però, la storia fra Pecchia e il Verona si concluderà a fine stagione: difficile vederlo su quella panchina anche durante il prossimo campionato cadetto.
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Serie A: si poteva fare meglio con quella squadra?
Per ciò che concerne la squadra, non è mai sembrata veramente una rosa da Serie A.
La scorsa estate son arrivati tanti giocatori, tra i quali spiccano Alessio Cerci, reduce da un anno da desaparecido all’Atletico Madrid e soprattutto quell’Antonio Cassano che poi ha deciso di rescindere il contratto dopo poche settimane.
I restanti sono nomi non di spicco e con poca o addirittura nulla esperienza in massima serie.
Questa mancanza di elementi validi e di esperienza ha influito fortemente sulla disastrosa stagione del Verona, dunque era lecito aspettarsi un simile andamento.
Serie A: il caso Pazzini e le altre illustri cessioni di gennaio
La situazione legata a Giampaolo Pazzini non ha mai facilitato i piani al Verona.
I rapporti tesi proprio con Fabio Pecchia hanno costretto l’ex nazionale azzurro a emigrare in Spagna lo scorso gennaio per accasarsi ai valenciani del Levante, dove ad oggi ha siglato un solo gol (seppur pesantissimo al suo esordio contro il Real Madrid) senza però mai sfondare e giocando davvero poco.
Sempre nella sessione invernale di calciomercato, son stati ceduti anche Martin Caceres e Daniel Bessa, due dei migliori interpreti nella prima metà di stagione e mai sostituiti con nuovi innesti.
Serie A: obiettivo ripartenza immediata
Ora gli scaligeri devono solamente pensare a ripartire e, a bocce ferme, creare un nuovo progetto stavolta più solido rispetto all’ultimo, andato miseramente in frantumi in poco tempo.
Servono idee, serve lungimiranza, serve un nuovo allenatore che sia in grado di far ripartire nel più breve tempo possibile una piazza come quella veronese. E servirà soprattutto una società che investa sul mercato come meglio può.