Governo 2018, ultime notizie: Giorgetti premier, Di Maio ministro. Retroscena
Governo 2018, ultime notizie: Giorgetti premier, Di Maio ministro. Retroscena
Oggi è un giorno decisivo per le sorti politiche del paese. Infatti, i partiti sono stati convocati al Colle per quello che dovrebbe essere l’ultimo giro di consultazioni con il Presidente della Repubblica. Se lo “stallo” non sarà risolto in extremis o qualcuno pesca la carta della fiducia, politico o tecnico che sia, oppure le urne si riapriranno in tempi stretti.
Finora tutti i tentativi di formare una maggioranza si sono conclusi con un nulla di fatto. L’ennesima proposta in chiave esecutivo è stata fatta, più che altro rimodulata, giusto ieri, da Di Maio al leader della Lega Salvini. Il capo pentastellato rinuncerebbe alla Presidenza del Consiglio in cambio di un passo indietro di Berlusconi.
Dunque, manterrebbe per sé un ministero che gli permetta di provare a realizzare l’architrave del programma dei 5 stelle, cioè il “reddito di cittadinanza”. A questo punto, chi andrebbe a Palazzo Chigi? Una figura “terza” o un esponente di primo piano del Carroccio come Giorgetti; l’importante è evitare che premier diventi una personalità istituzionale. Per alcuni, si sarebbe detto favorevole, addirittura, all’appoggio esterno di Forza Italia pur di scongiurare questa ipotesi.
Governo 2018, ultime notizie: Giorgetti premier, Di Maio ministro. Retroscena
Tuttavia, a parte il “timido” dietrofront sulla leadership del governo, non è apparso cambiato lo schema di veti incrociati emerso negli ultimi due mesi. Il leader del Movimento, dopo settimane di difficile dialogo, non aveva grosse possibilità di convincere il leghista a spaccare la coalizione di centrodestra con questo “patto”. Quindi, è tramontata, stavolta in via definitiva, la possibilità di veder nascer un asse giallo-verde. Inoltre, a meno che Mattarella non voglia assegnare un incarico a Salvini, a cui toccherebbe trovare la fiducia delle Camere, oggi, potrebbe essere terminata anche la brevissima vita di questo Parlamento.