Ad appena quarantott’ore dalla cerimonia per il terzo anniversario della strage di Utøya, la Norvegia torna ad avere paura del terrorismo. Stavolta il paese potrebbe finire nel mirino dell’estremismo islamico. L’intelligence norvegese ha lanciato l’allarme: possibile un attentato nei prossimi giorni.
Dietro la minaccia ci sarebbero estremisti che hanno combattuto in Siria. Le forze dell’ordine norvegesi non ha fornito altri dettagli ma hanno detto di ritenere credibile la segnalazione. Nessun dettaglio sul luogo dove gli estremisti potrebbero colpire.
La polizia ha annunciato di aver rafforzato le misure di sicurezza richiamando al lavoro agenti in vacanza. Poliziotti saranno schierati negli aeroporti, ai valichi di frontiera, nelle stazioni e in tutti i luoghi ritenuti sensibili. I norvegesi, hanno detto le autorità, noteranno nei prossimi giorni un sensibile aumento della presenza della polizia nelle strade.
L’intelligence norvegese segue da tempo la minaccia rappresentata dal terrorismo islamico. Molti cittadini scandinavi sono volati in Siria per combattere al fianco della resistenza contro il regime di Bashar al-Assad. Il timore a Oslo è che, tornati in patria, possano mettere in pratica ciò che hanno imparato in Medio Oriente. L’intelligence non ha specificato se la minaccia viene da cittadini norvegesi convertitisi all’Islam o da stranieri che si stanno dirigendo verso il paese.
Le autorità hanno invitato la popolazione a collaborare senza però cedere ai pregiudizi nei confronti delle minoranze che vivono in Norvegia.