Nella guerra che si combatte nell’est dell’Ucraina c’è un prima e c’è un dopo: a fare da spartiacque è stato l’abbattimento dell’aereo della Malaysia Airlines. Ma il disastro che si è consumato sui cieli di Donetsk potrebbe rappresentare un punto di svolta anche per Vladimir Putin e per le strategie della Russia.
Per settimane Putin è riuscito a sfruttare le divisioni all’interno dell’Europa.Tenendo un occhio sui propri interessi commerciali, molti leader del Vecchio Continente hanno preferito battere caute strade diplomatiche, piuttosto che adottare dure sanzioni nei confronti di Mosca.
In Russia la condotta politica di Putin, sia sulla questione della Crimea sia sulla battaglia nell’est dell’Ucraina, è stata vissuta come un successo: il presidente ha saputo difendere gli interessi della nazione, ha corso pochi rischi, a dimostrato di essere un attore di prima grandezza nello scacchiere mondiale. In patria la popolarità di Putin viaggia intorno all’80 per cento. La maggior parte dei russi dice di avere a cuore i destini delle popolazioni filorusse nell’est dell’Ucraina.
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Il Washington Post ricordato che nei piani strategici della Russia (e nel destino stesso dell’Unione eurasiatica) l’Ucraina è un tassello fondamentale. Il quotidiano statunitense ha scritto che Putin ha tutto l’interesse a evitare che l’Ucraina finisca per abbracciare l’Unione europea e la Nato. Annettendo la Crimea e alimentando le tensioni nell’est, secondo il Washington Post Putin ha ottenuto un duplice obiettivo: esercitare pressioni su Kiev e creare condizioni di instabilità tali da spingere l’Unione europea e la Nato a pensarci due volte prima di accogliere l’Ucraina.
La strategia stava dando frutti. Poi però c’è stato l’abbattimento del Boeing malese. Numerosi stati occidentali hanno accusato Mosca di alimentare le tensioni nell’est dell’Ucraina. Hanno accusato la Russia di armare i ribelli. Hanno scaricato sulle spalle di Putin la responsabilità quantomeno indiretta per ciò che è accaduto. Martedì i leader europei hanno deciso per nuove e più aspre sanzioni nei confronti della Russia. No alla durezza che alcune cancellerie avevano auspicato, ma un segnale c’è comunque stato: l’abbattimento dell’aereo ha compattato il fronte dei paesi occidentali, lasciando la Russia dall’altra parte della staccionata.
Il rischio che la Russia sta correndo è quello di passare per un paese che ha avuto una parte in una tragedia dall’enorme impatto com’è stata quella del Boeing malese. La BBC ha sottolineato che in questo caso la politica del Cremlino verrebbe etichettata come irresponsabile e imperdonabile. In gioco non c’è tanto l’immagine di Putin, che secondo gli analisti inglesi uscirà da questa storia più o meno intatta. In gioco ci sono gli obiettivi della Russia e i rischi di disperdere il vantaggio politico accumulato negli ultimi mesi.
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