Governo 2018, ultime notizie: Di Maio ‘M5S al 40% è possibile’
Governo 2018, ultime notizie: Di Maio ‘M5S al 40% è possibile’
Il Movimento 5 Stelle ha escluso sin da subito la possibilità di votare la fiducia a un governo “di transizione”. Per i pentastellati la strada indicata dal Presidente Mattarella non si discosta poi molto da quella percorsa, ad esempio, con Mario Monti. In pratica, in linea con quanto sostenuto prima e dopo il voto del 4 marzo, il partito di Di Maio si è dichiarato indisponibile a sostenere un governo “tecnico”; in poche parole, ciò che si sostiene è che, per quanto gli si possa dare un altro nome (“di tregua”, “elettorale”, “neutrale” e così via) la sostanza non cambia. Il motivo è facile da capire: un esecutivo “istituzionale” non prenderebbe delle scelte in linea con le richieste degli elettori; anzi si muoverebbe spesso in direzione opposta, visto che non ha alcun “rapporto” con essi.
Governo 2018, ultime notizie: Di Maio ‘M5S al 40% è possibile’
D’altra parte, bisogna anche rilevare che, da un punto di vista elettorale in senso stretto, insieme alla Lega, il Movimento è l’unico partito a non temere più di tanto un ritorno alle urne nel breve termine. Infatti, a differenza di Pd e Forza Italia che, almeno secondo i sondaggi più recenti, non godono certo di buona salute, Carroccio e 5 Stelle prevedono di aumentare il consenso accordatogli nell’immediato futuro. A favorire entrambi, oltre alla dura opposizione condotta nell’ultima legislatura, in particolare, la dinamica di questi ultimi due mesi; per dirla in breve: gli elettori hanno cominciato a considerarli il nuovo “dualismo fondamentale” della politica nazionale; i due poli in cui riconoscersi a seconda dei propri interessi e delle proprie opinioni.
Ora, le elezioni anticipate restano allo stato dei fatti lo scenario più probabile; o meglio, quasi certo. Tuttavia, non è detto che Mattarella non riesca a far ottenere la fiducia al “suo” governo; d’altronde, sarebbe difficile spiegare in campagna elettorale perché sono stati “bucati” alcuni importanti appuntamenti per la nostra economia (anche se lo “scarica barile” è un gioco che non passa mai di moda). Inoltre, giusto oggi, dalla Lega ha spinto sull’acceleratore per “scollarsi” da Berlusconi; tanto che è arrivata a minacciare la fine dell’alleanza in caso di voto favorevole al “governissimo”.
Governo 2018: una campagna elettorale mai finita
Dunque, la “telenovela” sul governo giallo-verde potrebbe ancora non essere terminata. “Con più tempo a disposizione i due partiti potrebbero trovare le condizioni per un accordo?” è il dubbio che sembra attanagliare il Colle in queste ore. Detto ciò, il capo dei pentastellati ha dato il via a una nuova campagna elettorale, iniziandola come aveva terminato quella in vista del 4 marzo scorso, cioè ponendo i 5 stelle oltre il 40%, ossia la percentuale di voti che con l’attuale legge elettorale darebbe la maggioranza dei seggi: “da oggi siamo in campagna elettorale per smascherare le bugie e il cinismo di questi due mesi. Sono sicuro che stavolta gli italiani ci daranno un segnale fortissimo per farci governare da soli. Dopotutto eravamo al 29 e siamo arrivati al 33; adesso ci danno al 35. Il 40 è a portata di mano. Andiamo a governare da soli. Noi ce l’abbiamo messa tutta per dare un governo al Paese”.