Meriam, sudanese condannata a morte, liberata ed accolta quest’oggi a Roma
E’ finalmente atterrata in Italia, a Roma precisamente. Parliamo di Meriam, la giovane cristiana cattolica sudanese alcuni mesi fa condannata a morte, nel proprio paese, per la sola ragione di professare la religione di Cristo. Sul volo di Stato che l’ha portata a Roma era presente il vice Ministro degli Esteri, Lapo Pistelli.
Tutto è bene quel che finisce bene, insomma. Sia per Meriam Isha Ibrahim che per i propri figli. La storia è nota: reato di apostasia (avrebbe rinnegato l’Islam a favore del Cristianesimo) e conseguenti mesi di prigionia in vista dell’impiccagione. Poi l’esplosione del caso e, quindi, la fama internazionale che, attraverso forti e prolungate pressioni (si pensi alle manifestazioni pubbliche dall’Inghilterra agli Stati Uniti), ha portato alla svolta di quest’oggi.
“Oggi è un giorno di festa”, ha affermato Matteo Renzi, accompagnato dalla moglie Rachele e dal Ministro degli Esteri Federica Mogherini alla pista di atterraggio dell’aeroporto Leonardo da Vinci. Renzi aveva addirittura citato il caso Meriam alla presentazione del suo programma come Presidente del Consiglio Europeo il 2 luglio scorso. Anche la titolare della Farnesina riesce a malapena a trattenere la soddisfazione: “è una grande gioia”, sostiene. “Grazie al grande lavoro fatto da tanti, oggi possiamo accogliere Meriam a Roma. Ora lei ha bisogno di tranquillità con la sua famiglia”. Anche Papa Francesco I ha esternato felicità per la risoluzione della vicenda, ha affermato Pistelli.
Daniele Errera