Pensioni ultime notizie: abolizione Legge Fornero, Cgil prepara sciopero
Pensioni ultime notizie: abolizione Legge Fornero, Cgil prepara sciopero.
Sulle pensioni ultime notizie riguardano ancora la riforma Fornero. Che sarà uno dei temi centrali dello sciopero di 8 ore che la Cgil sta preparando a Modena per giovedì 10 maggio. Infatti, la riforma delle pensioni sarà al centro della manifestazione; vista la mancanza della continuità di trattative tra governo e sindacati sul tema previdenziale. Ma con l’assenza di un governo e lo stallo politico in atto, parlare di pensioni oggi sembra impossibile. E temi come il superamento della Legge Fornero, il vincolo dell’età pensionabile all’aspettativa di vita e la flessibilità passano direttamente in secondo piano.
Pensioni ultime notizie: sciopero Cgil in vista
Lo sciopero indetto dalla Cgil per giovedì 10 maggio sarà la seconda parte di quello inaugurato lo scorso 2 dicembre. Al centro del dibattito ci sarà la riforma delle pensioni, come scritto sopra; oltre agli ammortizzatori sociali, il lato occupazionale, soprattutto per i giovani, nonché la crisi e la chiusura delle aziende del territorio.
Un corteo partirà alle ore 9.30 da via Ciro Menotti, e in particolare dalla sede di Maserati Auto. La destinazione sarà viale Bellinzona, dove ha sede Confindustria Modena. Qui il segretario generale di Cgil Modena Manuela Gozzi terrà un comizio conclusivo.
La scelta del punto di partenza risulta simbolica in quanto la sede di Maserati Auto rappresenta una metafora viva e lampante dell’incertezza e della precarietà del settore lavorativo. Così come simbolica è la scelta della destinazione; una sorta di richiamo a Confindustria sui temi attuali dell’occupazione e del lavoro, ancora in balia delle conseguenze della crisi economica.
Pensioni ultime notizie: riforma Fornero e Ape Social, le accuse
I temi delle pensioni e della precarietà del lavoro restano comunque al centro dello sciopero del 10 maggio. Nel comunicato di Cgil Modena si legge infatti che la “legge Fornero ha fortemente innalzato l’età pensionabile; e reso rigide le possibilità di uscita dal mercato del lavoro”. La critica del sindacato è anche nei confronti dell’Ape social. Uno strumento “nato per dare risposte ai lavoratori precoci e a quelli con lavori gravosi”, ma che non ha ancora “dato effetti importanti”. Si accendono i riflettori sulle domande presentate all’Inps tramite patronato Inca Cgil di Modena nel solo 2017. E si scopre che “su 305 domande per Ape social precoci sono stati accolti solo 83 casi”. Allarmante anche il dato sulle 154 domande di Ape social gravosi, per le quali sono state accolte solo 95 domande.
Non solo. Guardando ai dati nel 2018, le domande accolte sono state 2 su 181 per l’Ape precoci; 0 domande accolte su 200 richieste per Ape social gravosi. Si punta così il dito contro le “delibere troppo restrittive”. Così come contro la “forte precarizzazione del lavoro che coinvolge soprattutto i giovani”. E che in futuro rende complicato “il raggiungimento dei requisiti pensionistici”, rendendo ancora più povere le pensioni stesse.