Sondaggi politici Noto: crollo affluenza se si votasse a luglio
Sondaggi politici Noto: crollo affluenza se si votasse a luglio
Lo spauracchio che ha messo fine alla corsa per tornare al voto in piena estate e riannodato i fili dell’intesa tra M5S e Lega ha un nome: affluenza. Le urne a luglio, molto probabilmente negli ultimi due fine settimana, sarebbero state una mattanza in termini di partecipazione al voto.
Secondo un sondaggio condotto dall’istituto Noto e pubblicato sul Quotidiano Nazionale, se si dovesse tornare al voto a luglio (il 22 è la data presa ad esame), l’affluenza crollerebbe del 10 percento rispetto alla tornata del 4 marzo. Dal 73% si passerebbe al 63%, con tutti i rischi del caso.
Le cause sono molteplici e soprattutto note: vacanze, impegni vari, lavoro. Il 43% dei giovani afferma che non tornerebbe a votare. Fatto che preoccupa non poco i dirigenti Cinque Stelle. Tra gli under 35 infatti i pentastellati trovano la maggior parte della loro linfa vitale. Nemmeno la Lega può star serena. Al Nord infatti l’astensionismo toccherebbe un terzo degli aventi diritto. Spiega Noto: “Da sempre, infatti, i dati indicano in luglio il mese di vacanze preferito dai residenti nel nostro Settentrione, mentre il Mezzogiorno predilige nettamente il mese di agosto”.
Ma il problema vero non è tanto il ritorno al voto: il 56% degli intervistati afferma infatti di essere favorevole ad un ritorno alle urne. E’ la tempistica. Andare a votare a luglio trova contrario il 52% del campione intervistato. Certo è che se si andasse davvero a votare a beneficiarne sarebbero comunque Lega e M5S. Il 38% di chi ha votato il 4 marzo Forza Italia e il 34% di chi ha dato la sua preferenza al Pd, a nuove elezioni guarderebbe ad altri partiti. Per questo ieri, Renzi e Berlusconi hanno tirato un sospiro di sollievo quando Salvini e Di Maio hanno deciso di tentare la strada di un governo giallo verde.
Sondaggi politici Noto: nota metodologica
In attesa di diffusione.