Giro d’Italia: piccola scossa sull’Etna, cambia la maglia rosa
Giro d’Italia: piccola scossa sull’Etna, cambia la maglia rosa
La sesta tappa del Giro, come preventivato, ci ha dato delle informazioni importanti; il più forte in salita, almeno per il momento, è il britannico Simon Yates che, con un grande attacco all’ultimo chilometro, si è preso la maglia rosa, sfilandola a Rohann Dennis, apparso in difficoltà sul vulcano siculo.
Giro d’Italia: lo svolgimento della tappa
La tappa è stata caratterizzata da una fuga di 28 corridori; sono scattati quando al traguardo mancavano 135 km. Tra loro i colombiani Esteban Chaves, compagno di squadra di Yates, e Sergio Henao, compagno di squadra di Froome. C’era anche il giovane scalatore italiano Giulio Ciccone; uno dei più attivi in salita.
Sul pendio finale, lungo 15 km con pendenze massime del 15% e medie dell’8%, a prendere l’iniziativa è stata l’Astana di Miguel Angel Lopez. Quest’ultimo poi ha cercato più volte di scattare, senza però distanziare gli avversari diretti in classifica generale.
L’attacco di Yates
Nel gruppo degli attaccanti si susseguono gli scatti, fino a quando Chaves non dà la botta decisiva, staccando i compagni di fuga e involandosi verso la vittoria. Dietro si susseguono gli attacchi, con Froome e Aru che si preoccupano più che altro di difendersi e con la maglia rosa che perde contatto, ma che non sprofonda(a fine tappa sarà sesto in classifica generale).
Ma ecco l’attacco decisivo: negli ultimi mille metri Simon Yates, con una rasoiata fulminante, stacca gli avversari diretti, riprende Chaves, a cui lascia la vittoria, pur potendolo superare facilmente, e prende la maglia rosa. Gli altri favoriti arrivano a 26 secondi.
Giro d’Italia: la nuova classifica
La nuova classifica vede primo Yates, secondo Dumoulin a 16″, terzo Chaves a 26″, poi Pozzovivo, primo degli Italiani, a 43″ e Pinot a 45″. Froome ottavo, Aru decimo e Lopez a 2′ 12″.
A questo punto della corsa l’inglese della Mitchelton Scott sembra essere il più in forma e nella prima cronometro si è difeso molto bene, ma attenzione a Froome, che è in crescita ed è fiducioso, e ai vari favoriti, dato che la classifica è ancora molto corta e può davvero succedere di tutto.
Ne vedremo delle belle!