Poste Italiane: rimborso buoni fruttiferi, condanna confermata in Irpinia.
L’ex direttore dell’ufficio di Poste Italiane di Grottolella, in Irpinia, non ha ricevuto alcuno sconto sulla pena in Appello. È stata quindi confermata la condanna in primo grado e 5 anni e 5 mesi per il reato era di reclusione per peculato. Non è la prima volta – e probabilmente non sarà l’ultima – che il Gruppo Poste Italiane si trova protagonista e al tempo stesso vittima di truffe pensate dai propri dipendenti. Ma andiamo a vedere cosa è successo con l’episodio che ha portato T.G. a essere punito per i reati commessi.
Poste Italiane: truffa ai correntisti in Irpina, condanna confermata
La condanna segue le indagini della Procura sull’ex direttore della filiale di Poste Italiane di Grottolella, comune in provincia di Avellino. L’uomo, identificato con le iniziali T.G., aveva infatti sottratto molti soldi – si parla di centinaia di migliaia di euro – dai clienti, prelevandoli direttamente e illecitamente non solo dai loro conti correnti; ma anche dai buoni fruttiferi e dai rimborsi spettanti.
Buoni fruttiferi postali: cosa controllare prima del rimborso.
La truffa venne infine scoperta e, secondo le ricostruzioni, è stata la sede provinciale del Gruppo a spingere i clienti a sporgere denuncia. Quasi una quarantina i clienti truffati dall’uomo, ma fortunatamente hanno avuto indietro quanto era stato sottratto. Poste Italiane ha infatti rimborsato i suoi clienti delle somme prelevate, compresi gli interessi, restituendo così il dovuto. Una storia a lieto fine per tutti quei correntisti truffati, ma subito risarciti dalla società.
Quindi è seguito il processo. L’accusa chiedeva 7 anni, ma il magistrato ha preferito dare ragione alla difesa, riducendo la pena di 1 anno e 7 mesi. La Corte di Appello ha quindi confermato la condanna per il reato; e l’imputato sarà chiamato anche a pagare le spese sostenute per il processo.