La violenza che sta mettendo in ginocchio l’intero Medio Oriente, non risparmia nemmeno il calcio. A Bischofshofen, in Austria, l’amichevole estiva tra i francesi del Lille a gli israeliani del Maccabi Haifa si trasforma in una mega rissa a pochi minuti dal triplice fischio, quando alcuni manifestanti pro Palestina invadono il terreno di gioco.
ODIO – In questo incantevole e tranquillo angolo di Austria non molto distante da Salisburgo, un bel pomeriggio di sport viene rovinato da quell’odio tra due popoli che da oltre mezzo secolo uccide ogni giorno centinaia di innocenti. Le tensioni dell’interminabile conflitto tra israeliani e palestinesi arrivano anche in un lontano campetto immerso nel verde delle montagne austriache. Basta una bandiera a scatenare l’inferno.
DOVEROSO FERMARE – Mancano meno di 5’ al termine e il Lille sta vincendo per 2 a 0 sul Maccabi Haifa: la gara è tranquilla, come del resto tutte le amichevoli che si disputano in questo particolare periodo dell’anno, fondamentale per trovare il giusto assetto in campo. A far parlare il mondo di Lille-Maccabi Haifa ci pensa un’invasione di campo, inizialmente pacifica, da parte di alcuni soggetti che esibiscono una bandiera della Palestina. In realtà lo spirito è ben altro, visto che questi manifestanti cercano e trovano il contatto fisico con i giocatori israeliani i quali, a loro volta, rispondo con calci e pugni. Il pubblico rimane in silenzio, nessuno vuole crederci, sembra un incubo. I pochi poliziotti presenti a bordo campo sono costretti ad intervenire all’istante per sedare gli animi. A fatica viene riportata la calma, ma il direttore di gara non se la sente proprio di proseguire.