Governo 2018, ultime notizie: nome premier entro domani al Colle
La trattativa tra Salvini e Di Maio continua tra alti e bassi. A quanto si apprende da più organi di stampa, c’è ancora distanza tra le parti sul nome del premier che guiderà il governo giallo-verde. Oggi il segretario leghista e il capo pentastellato sono a Milano per sciogliere lo snodo fondamentale; restano puntati su di loro gli occhi del Quirinale.
Dal Capo dello Stato sono stati posti dei paletti ben precisi sulla figura che dovrà essere indicata per Palazzo Chigi. Inoltre, Mattarella ha dato altrettanto precise indicazioni per quanto riguarda il profilo che dovranno avere i ministri più importanti. In pratica, il pallino è nella mani di 5 Stelle e Carroccio che, però, non potranno superare il perimetro imposto dal Colle.
Governo 2018, ultime notizie: nome premier entro domani al Colle
Nonostante la tensione di queste ore su premiership e ministri, l’accordo non pare essere a rischio. Tuttavia, sembra di capire che finché non si troverà la quadra sui nomi, soprattutto su quello del Presidente del Consiglio, non si faranno passi avanti anche su altre importanti questioni; innanzitutto, il ruolo di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Salvini vorrebbe Palazzo Chigi, se deve convergere su una figura “terza” vuole che sia gradita anche a Berlusconi e Meloni.
Allora Di Maio è tornato alla carica per timore che l’esecutivo si spostasse “troppo a destra”; dunque, ha offerto i ministeri della Difesa e dei Beni culturali alla leader FdI in cambio del sostegno alla sua iniziativa, incassando poi un secco niet. La mossa ha messo in allarme il leghista, che ormai dava per assodato il “passo indietro” del 5 stelle, irrigidendo di fatto i negoziati.
Detto ciò, è difficile pensare alla concessione di ulteriori proroghe; il “faccia a faccia” Di Maio-Salvini di oggi dovrebbe determinare la chiusura di questa fase preliminare. Alla fine, potrebbe essere giocata la carta del premier “tecnico-politico”. Ormai fuori dal novero Giovannini e Massolo, gli si potrebbe comunque aprire la porta di un dicastero; per alcuni, sarebbe tornato in auge il nome del Segretario generale della Farnesina Elisabetta Belloni.