Governo italiano 2018, perché Di Maio e Salvini hanno rinviato annuncio
Lunedì 14 maggio incontro al Quirinale tra Mattarella e le due delegazioni delle forze politiche da cui dovrà nascere il prossimo esecutivo. Alle 16,30 Mattarella ha incontrato il Movimento 5 Stelle cioé Luigi Di Maio accompagnato dai capigruppo Danilo Toninelli e Giulia Grillo. Alle 18:00 sarà la volta di Matteo Salvini e dei capigruppo della Lega Gian Marco Centinaio e Giancarlo Giorgetti. Anche nell’ultimo fine settimana ci sono stati ripetuti incontri del gruppo di lavoro che ha il compito di definire il programma. Intanto sempre nella giornata di oggi la lista dei papabili premier ha visto l’inserimento di Giulio Sapelli e Giuseppe Conte. La prima ipotesi, secondo la versione di fonti interne di M5S e Lega, sembra già tramontata. Resta in piedi la seconda.
Governo italiano 2018, Di Maio ‘Ancora qualche giorno’
All’uscita dall’incontro con Mattarella il capo politico del Movimento 5 Stelle Di Maio ha spiegato di aver ‘chiesto qualche altro giorno per ultimare il contratto di governo’. L’ultimo giro di consultazioni col Presidente della Repubblica non è servito dunque ad annuncia, nell’immediato, la nascita del governo. Infatti ci saranno ancora tre passaggi. Le forze politiche hanno come prima necessità quella di rendere definitivo il programma. Individuare un nome da proporre congiuntamente al Quirinale e su questo Di Maio ha aggiunto ‘nomi non ne facciamo ancora’. E soprattutto ha spiegato la volontà di sottoporre online il contratto di governo agli iscritti del M5S. ‘Se questo governo parte la Terza Repubblica’. Inoltre ha citato alcuni punti già condivisi del programma tra cui reddito di cittadinanza, riforma Fornero, tagli agli sprechi, lotta all’evasione, attenzione ai beni pubblici come l’acqua pubblica. Chiaramente si è trattato di un elenco non definitivo e completo. Alcuni osservatori hanno tuttavia fatto notare l’assenza del conflitto di interessi tra i punti citati.
Governo italiano 2018, Salvini ‘Governo parte se può fare le cose’
Al termine dell’incontro con Mattarella il leader della Lega con ‘sincerità, schiettezza e coerenza’ ha spiegato che il ‘governo parte se può fare le cose per cui gli italiani ci hanno votato’. In sostanza ha dichiarato che vi sono alcuni punti i cui programmi tra le forze politiche al lavoro (M5S e Lega) non coincidono. In particolare sui migranti, sulla giustizia, sulla posizione dell’Italia in Europa e sulle infrastrutture sarebbe ancora molta la distanza. Per Salvini ‘serve un accordo di governo omogeneo, su alcuni punti importanti ci sono ancora distanze con M5S’. Il leader ha inoltre aggiunto: ‘per serietà vi dico che serve tempo per capire se questo governo può partire o se Lega e M5s si salutano.
Nome premier, Mattarella ha un piano B
Governo italiano 2018, reazioni alla lunga attesa
La rete ma anche molti giornalisti mettono in risalto il fatto che la richiesta di altro tempo equivale ad una sorta di mancata conclusione della trattativa. A 70 giorni dalle elezioni non mancano voci critiche su quelli che a detta di alcuni è una sorta di passaggio a vuoto. Al termine delle consultazioni si attende dalla voce di Salvini la versione ufficiale della Lega. Non è escluso che intenda offrire all’opinione pubblica nuovi elementi rispetto alle cose dette da Di Maio.
Governo italiano 2018, Brunetta ‘No alla fiducia, Salvini si è messo con una banda di buoni a nulla’
Brunetta a nome di Forza Italia commenta le parole di Di Maio e rivolge un messaggio a Salvini
Mi sembravano in un mare di guai. Mi spiace per Salvini ma si è messo con una banda di buoni a nulla come i grillini. E il risultato è una brutta figura a livello nazionale ed internazionale. La cosa sta diventando grottesca. Io non sono per il ‘tanto meglio peggio tanto meglio. Faccio semplicemente una considerazione: hanno avuto tutto il tempo che volevano, Di Maio e Salvini, e non hanno cavato un ragno dal buco. Noi non voteremo la fiducia. Voteremo no semmai ci sarà un governo M5S-Lega. Io a questo punto dubito che ci sarà un governo. La soluzione potrebbe essere un governo del Presidente fino a dicembre, anche un governo di minoranza per poi tornare a votare nella prossima primavera’.