Disuguaglianza Europa, dove è salita, un continente spaccato in due
Il rapporto tra il 20% più ricco e quello più povero è uno degli indici normalmente usate per misurare il grado di disuguaglianza tra la popolazione.
Di solito oscilla in Europa intorno al 5. Ovvero i più ricchi hanno un reddito 5 volte superiore ai più poveri.
Con una certa variazione da Paese a Paese, tanto che si va sopra i 6 nell’Est balcanico, in Grecia e in Italia, mentre si scende sotto i 4 in Repubblica Ceca, Slovacchia, Paesi scandinavi.
Tuttavia non è di valori assoluti che si occupa la mappa che presentiamo, ma di come questi sono cambiati negli anni. In particolare tra il 2010 e il 2017, un lasso di tempo in cui così tanto è accaduto. In cui vi sono state crisi e trasformazioni ovunque.
E l’Europa risulta non a caso divisa in due, tra i Paesi in cui la disuguaglianza appare cresciuta e quelli in cui sembra essere diminuita.
Disuguaglianza Europa, decisa crescita in Italia
L’Italia è tra gli Stati in cui si è verificata la maggiore crescita della disuguaglianza, almeno nell’Ovest, un aumento di 0,9, essendo il rapporto passato da 5,4 a 6,3.
In Europa occidentale vi sono stati incrementi anche in Spagna, Portogallo, Germania, Paesi Bassi, Svezia, Norvegia, Finlandia, ma sempre inferiori a 0,5.
Sotto lo 0,5 anche i miglioramenti del resto, almeno laddove si sono verificati, in Francia, Belgio, Irlanda, Austria, e a Est in Slovacchia o Polonia.
Per vedere cambiamenti più radicali si deve andare nei Balcani. In Bulgaria la disuguaglianza è cresciuta di 2,3 punti, e ora è ai livelli più alti dopo la Serbia, in cui pure i è verificato un incremento significativo, analogo a quello greco.
Aumenti simili a quello italiano in Ungheria e Romania.
Mentre in Turchia e Macedonia si registrano le maggiori diminuzioni della disuguaglianza.
Che a quanto pare confermando la teoria economica è peggiorata proprio in quei Paesi che o sono stati maggiormente in crisi o hanno avuto la crescita economica maggiore