Sondaggi politici Demos: nel Nord Est torna in voga il lavoro autonomo
Dopo un decennio di crisi, il lavoro autonomo nel Nord Est torna ad interessare i cittadini. A sostenerlo è l’Osservatorio sul Nord Est di Demos in un’indagine pubblicata sul Gazzettino. Secondo l’istituto, il 39% degli intervistati preferisce mettersi in proprio o diventare un libero professionista. Lavorare alle dipendenze di un’azienda privata piace invece al 38% del campione mentre il 23% sogna un posto nel pubblico.
Come abbiamo detto all’inizio e come si può rilevare dalla serie storica in fondo all’articolo, il lavoro autonomo ha perso appeal negli ultimi venti anni. Nel 2000, il 55% dei nordestini sognava di lavorare in proprio. Un sogno che comincia a sbiadire con l’inizio della crisi economica. Nel 2008 infatti la percentuale di chi vorrebbe intraprendere una libera professione cala al 48%. Da lì in poi è un crollo continuo 44-45% tra il 2010 e il 2013, 42% nel 2014; ancora, 38% nel 2016 e 37% nel 2017. La caduta libera si arresta però con l’anno in corso con il lavoro autonomo in crescita di due punti percentuali (39%).
Ovviamente, con la crisi del lavoro autonomo, le preferenze dei nordestini ad un posto pubblico e/o ad un lavoro alle dipendenze di un’azienda privata, sono aumentate. Se nel 2000, solo il 21% della popolazione voleva lavorare nel pubblico, ora questa quota è salita al 31% (2014) per poi calare negli ultimi anni al 23%. Più sostenuta è stata invece la crescita del lavoro dipendente. Dal 24% del 2000 si assesta oggi al 38%.
Andando a vedere le preferenze in base all’età, si scopre che sono giovani (57%) e adulti tra i 55 e i 64 anni (46%) a scegliere per sé o per i propri figli il lavoro autonomo. A preferire un lavoro da dipendente privato, invece, sono le persone di età centrale (45-54 anni, 44%) e gli anziani (42%). Sempre gli over-65, infine, guardano con interesse superiore alla media l’impiego pubblico (28%).
Sondaggi politici Demos: nota metodologica
L’Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 30 marzo al 6 aprile aprile 2018 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI e CAWI da Demetra. Il campione, di 1066 persone (rifiuti/sostituzioni: 7999), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 15 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d’età (margine massimo di errore 3.00% con CAWI) ed è stato ponderato in base alle variabili socio-demografiche. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all’unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l’analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione dell’indagine CATI-CAMI-CAWI. L’Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.