Sondaggi politici: contatti e divergenze tra leghisti e pentastellati
Uno degli ultimi sondaggi di SWG si concentra sulle priorità di Governo per elettori del Movimento 5 Stelle ed elettori della Lega. L’alleanza giallo-verde vive una fase delicata, in quanto si sta lavorando – a detta dei protagonisti dell’accordo, Salvini e Di Maio – sui temi concreti, più che sulle poltrone. Proprio nelle dichiarazioni del leader del carroccio al Quirinale, si lascia intendere che i temi di sicurezza, immigrazione, posizione nei confronti dell’Europa e riforma delle pensioni, siano i nodi centrali della discordia. L’alleanza potrebbe così morire prima ancora di nascere.
Nel sondaggio di SWG, si parla proprio delle priorità per il futuro esecutivo secondo gli elettori della Lega e del Movimento. Su alcuni punti, c’è una distanza importante.
Sondaggi politici SWG: riduzione della pressione fiscale e incentivi al lavoro come punti di contatto
Si premette che il sondaggio è stato effettuato tra il 3 e il 4 aprile: ovvero, quando l’alleanza giallo-verde era ancora lontana e le posizioni di Salvini e Di Maio risultavano tuttavia molto divergenti (il veto imposto a Berlusconi bloccava ogni tipo di avanzamento nell’accordo di Governo).
Gli elettori leghisti e pentastellati si ritrovano d’accordo sulla necessità di fornire incentivi per l’avviamento al lavoro di giovani e adulti. Una percentuale (26 per la Lega, 28 per il M5S) che è in realtà inferiore a quella del campione totale (che include anche elettori “dem”, forzisti, conservatori, elettorato di sinistra e indecisi).
Risalta la grande importanza della riduzione graduale della pressione fiscale: anche questa, misura fondamentale da portare avanti, con urgenza, dal prossimo esecutivo. La pensa così il 37% dell’elettorato leghista e il 32% dei pentastellati. Le “strette convergenze” sembrano chiudersi qui: il dimezzamento degli stipendi ai parlamentari è prioritario per gli elettori del Movimento (37%); meno, per i seguaci di Salvini (28%).
Sondaggi politici SWG: distanza sul blocco dei flussi migratori, Fornero e reddito di cittadinanza
Arrivando alle “note dolenti” dell’accordo, si rileva la grande distanza sul tema migratorio: ben il 55% dei leghisti ritiene urgente un blocco dei flussi migratori, a fronte del 25% di pentastellati. Discorso simile per l’abolizione della legge Fornero che, per i votanti del carroccio, è una vera e propria piaga sociale. Il 35% vuole la sua eliminazione in tempi brevi; idea condivisa solo dal 21% degli elettori M5S. Questi ultimi preferirebbero applicare urgentemente il taglio alle maxi pensioni (35%). Tema minoritario per la Lega e che sembra essere rilevante e impellente solo per il 17% dei leghisti.
Distanza anche sul rafforzamento della sicurezza interna: una priorità per il 21% degli elettori della prima forza del centrodestra. Tuttavia, solo l’8% dei pentastellati condivide questo senso di urgenza. Infine, sulla manovra stella dei 5 stelle (il reddito di cittadinanza) c’è una differenza forse eccessiva: il 21% dei 5 Stelle la considera urgente e da applicare in tempi brevi. Ipotesi condivisa da appena il 5% dei leghisti.
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Sondaggi politici SWG: leghisti e pentastellati concordi in alcune “non-necessità”
Risulta molto interessante la convergenza sui temi non impellenti, almeno per gli elettori delle due principali forze politiche del momento. Gli investimenti al Sud sono una priorità per il 12% dei leghisti e il 18% dei 5S. Percentuali molto basse che, in ogni caso, si avvicinano alla media del campione (14%).
Anche gli investimenti in innovazione non sembrano sollecitare la fantasia dei due elettorati, che vengono visti come prioritari dall’11% dei pentastellati e solo dal 5% dei leghisti.