Stupro Meta di Sorrento: ecco chi sono i 5 autori

Stupro Sorrento

Stupro Meta di Sorrento: la vicenda

La notte tra il 6 e il 7 ottobre 2016, diversi dipendenti dell’hotel Alimuri, a Meta di Sorrento (Napoli) hanno abusato di una turista inglese. La cinquantenne, residente nel Kent, si trovava in vacanza insieme alla figlia di 24 anni. La sera prima della partenza, alle due era stato offerto un drink, nel quale era stata sciolta della z-drug (comunemente chiamata droga dello stupro). La giovane sentendosi male, era tornata in camera. La madre, in uno stato di semi-incoscienza, era stata avvicinata dai due baristi: Antonio Miniero (34 anni) e Fabio De Viriglio (25 anni), e portata nella piscina coperta.

Qui è stata consumata la prima violenza. Successivamente la turista venne trasportata a forza da Davide Gennaro Gargiulo, riconosciuto dalla vittima per il tatuaggio a forma di corona sul collo e la scritta King, in una stanzetta dei dipendenti. Ad attenderla 6/8 giovanissimi uomini nudi. Violenza di gruppo. Gli aguzzini hanno registrato foto e video durante lo stupro, per poi diffonderli e vantarsi con i propri amici. Emblematico il nome della chat “Cattive abitudini”.

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Stupro Meta di Sorrento: l’arresto degli stupratori

Credevano di farla franca perché la turista sarebbe tornata il giorno dopo in Inghilterra e, essendo stordita dalla droga, non si sarebbe ricordata i dettagli della violenza. Invece la donna si è subito recata in patria a sporgere denuncia alle autorità del Kent.

I 5 autori

Le tracce di dna presenti sul corpo della vittima hanno portato all’identificazione e all’arresto di 5 degli autori: Antonino Miniero, Davide Gennaro Gargiulo, Fabio De Viriglio, Raffaele Regio e Francesco d’Antonio; un sesto resta a piede libero. Tutti si erano già licenziati o lo sono stati nei giorni seguenti da parte dell’hotel.

La direzione dell’albergo ha espresso profonda solidarietà nei confronti della vittima e si costituirà parte civile nel processo. Stessa intenzione, di costituire l’amministrazione comunale come parte civile, è stata dichiarata dal sindaco di Meta.

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