Sondaggio Ixe per Agorà: per i cittadini non c’è svolta autoritaria di Renzi
Sondaggio Ixe per Agorà: per i cittadini non c’è svolta autoritaria di Renzi
Anche questa settimana il sondaggio Ixe per Agorà Estate si concentra sulle riforme che stanno seguendo il loro percorso in Parlamento e sui temi che hanno suscitato, come la possibilità che Renzi stia compiendo scelte autoritarie all’interno del suo partito per riuscire a portare a termine le riforme nei tempi stabiliti. La giornata di ieri in particolare ha visto un forte ostruzionismo da parte delle opposizioni per evitare che le riforme istituzionali siano approvate entro il termine dell’8 Agosto, e Renzi ha annunciato che sarà il presidente del Senato a decidere se utilizzare i mezzi di cui dispone per riuscire comunque a far approvare definitivamente le riforme, bloccando quindi d fatto l’ostruzionismo. In generale, la maggior parte degli Italiani non pensa che nell’ultimo periodo Renzi abbia compiuto una svolta autoritaria, mentre la pensa così il 32% e non sa rispondere il 7%. Una maggioranza ancora più ampia crede che sia necessario andare avanti (e probabilmente anche accelerare i tempi il più possibile) sulle riforme, senza fermarsi a perdere tempo. È il 78% degli Italiani a credere nella necessità di andare avanti per il Governo, mentre solo il 16% crede che sia necessario prendere tempo per decidere con più calma sulle riforme.
L’82% degli Italiani si dichiara però contrario al tipo di Senato che uscirebbe dalla riforma Boschi, che prevede la non elettività (almeno quella diretta) dei Senatori. Chi siederà nel nuovo Senato della Repubblica sarà stato eletto precedentemente a livello locale, ma sarà inviato a Roma dai Consigli Regionali che potranno così decidere da chi essere rappresentati. Solo l’11% è d’accordo con la non elettività dei Senatori, ed il 7% non sa rispondere.
Ixe intanto continua a monitorare quali siano secondo i cittadini le priorità del Governo, senza trovare sorprese rispetto alle scorse settimane: per il 64% è necessario fare qualcosa per l’emergenza lavoro, vera urgenza del Paese, mentre in seconda istanza è necessario abbassare le tasse tagliare i costi della politica. Meno importanti, almeno agli occhi dei cittadini, sono la riforma della legge elettorale e le riforme costituzionali, citate solo dal 3 e 4% degli intervistati.