Pensioni ultime notizie: Quota 100 non conviene, Cazzola contro tutti.
Sulle pensioni ultime notizie si attendono su Quota 100 e Quota 41, dopo che l’eventuale nuovo governo Lega-M5S sarà esecutivo. Ma su Quota 100 ha detto la sua Giuliano Cazzola, strenuo sostenitore della riforma Fornero; per lui introdurre la nuova misura nel sistema pensionistico italiano sarebbe completamente sbagliato. “La proposta guarda indietro, è errata nel merito, non si tratta solo di trovare le coperture”, ha affermato alla trasmissione DiMartedì. Ma anche in un intervento sul Sussidiario, su cui scrive, Cazzola ha voluto spiegare il perché della sua opposizione a Quota 100.
Pensioni ultime notizie: Quota 100, la contrarietà di Cazzola
Se Lega e Movimento 5 Stelle non sono d’accordo su alcuni punti del contratto di governo, sicuramente tra questi non c’è quello che riguarda le pensioni. Anzi, andando a spulciare i loro programmi elettorali sul tema si trovano molti punti in comune. Ne è convinto anche Giuliano Cazzola, che però riferisce una sorta di passo indietro da parte dei due leader. “Si sono resi conto che non avrebbe senso abolire tout court la legge Fornero, quando basterebbe modificarne alcune sue parti”.
La modifica strutturale potrebbe approdare proprio sul terreno di Quota 100 e Quota 41. La prima somma l’età anagrafica con quella contributiva; la seconda invece consente a tutti i lavoratori di andare in pensione con 41 anni di contributi. “In tutti i casi la contribuzione figurativa potrà essere conteggiata solo per un tempo definito”. E per quanto riguarda Quota 100, “resta da capire se ci sarà uno spazio (e quale) di flessibilità nella somma dei due parametri richiesti; e se sia prevista comunque un’età minima”.
Pensioni ultime notizie: il problema dell’aspettativa di vita
Vi è poi un altro aspetto molto importante, che riguarda l’adeguamento in base all’aspettativa di vita; possibile rimanente nel pensionamento di vecchiaia, ma non di in quello di anzianità secondo Alberto Brambilla, che Cazzola definisce il probabile nuovo ministro del Lavoro. Ma questa soluzione andrebbe a influire sulla spesa pensionistica. Che non è neppure il problema più grave. “Verrebbe facilitato il pensionamento di anzianità di cui disporranno centinaia di migliaia di lavoratori delle generazioni del baby boom”. Questi ultimi accederebbero in pensione con i requisiti richiesti ma attorno ai 60 anni di età, con una prospettiva di vita “destinata ad allungarsi ulteriormente”.
Pensioni ultime notizie: il problema delle coperture
Tornando alla riforma Fornero e alle altre misure, Cazzola riprende una nota del sito Tabula. Nella quale, dopo alcune stime sui costi e sulle coperture necessarie per attuare la controriforma, s’informa che i pensionati di anzianità andranno in pensione attorno ai 59 anni. “La copertura da garantire in Legge di Bilancio per 3 anni deve tenere conto che nel terzo anno la spesa sia circa il 20-30% più alta di quella del primo anno”. Non solo. “Nel decimo anno la spesa annua potrebbe essere maggiore di quella del 2019 di circa il 50-60%”. Parlando di cifre? Attorno ai 50 miliardi l’ipotesi più bassa; attorno ai 150 miliardi l’ipotesi più alta.
Per Cazzola il grave errore è quello di pensare agli anziani pensionandi, già assistiti dalle attuali misure come l’Ape, invece che alle nuove generazioni, realmente penalizzate. L’errore sarà pagato più dal Movimento 5 Stelle, perché la platea dei suoi votanti appartiene proprio ai giovani. L’impressione è che saranno proprio questi ultimi a restituire al mittente il conto salato che verrà dato loro.