La mafia uccide solo d’estate 2: anticipazioni stasera e trama quinta puntata
Va in onda questa sera in prima visione Tv la quarta puntata della serie ispirata all’omonimo film di Pierfrancesco Diliberto, in arte PIF. La morte del Presidente della Regione, Mattarella, ucciso dalla mafia nella puntata precedente, porta lo sconforto in tutta la Sicilia. Lorenzo intanto ritrova dei documenti riguardanti un appalto e si rende conto che c’è qualcosa che non va. Vorrebbe indagare più a fondo sulla faccenda, ma il suo superiore glielo impedisce. Tuttavia, Marina gli darà una mano nelle ricerche e raccoglierà tutte le informazioni utili da inviare alla stampa locale. L’appalto era stato infatti truccato. Intanto il piccolo Salvatore ritrova delle marionette bruciate nel negozio in cui sta lavorando. Il rogo era opera della mafia. Suo zio Massimo intanto si accorge troppo tardi di essere stato coinvolto in un’operazione di traffico internazionale di droga, e deve trovare un modo per venirne fuori. Buscetta glielo permetterà?
La mafia uccide solo d’estate 2: anticipazioni stasera
Nell’episodio successivo, il piccolo Salvatore cercherà di capire se quei pupiddi bruciati che ha trovato nel negozio del signor Pellerito sono un avvertimento della mafia per ottenere il pizzo dal proprietario. Una volta scoperto che è così, il piccolo Giammarresi si darà da fare per farlo denunciare. Intanto Lorenzo e Marina, convinti delle proprie indagini, si rivolgono al loro superiore perché prende provvedimenti, ma questi gli comunica chiaramente che non vuole fare nulla. I due allora proveranno con la denuncia anonima, inviando tutto alla stampa.
La mafia uccide solo d’estate 2: trama quinta puntata
Massimo sa bene di essersi messo nei guai cercando di lasciare il clan Buscetta e cerca così rifugio in casa Giammarresi. Lorenzo e Pia lo ospitano, anche se poi, per fuggire dal caos creato dalla denuncia fatta da Lorenzo ai giornali, decidono di andare per qualche giorno in albergo. Qui, complice l’atmosfera romantica del posto, i due si lasciano andare a diverse confidenze. Lorenzo confessa a Pia di essere stato lui ad avere inviato la denuncia anonima ai giornali, mentre Pia ammette di aver avuto il posto da maestra solo grazie ad un intervento del fratello, vale a dire dello stesso Buscetta. Terribilmente deluso dalla confessione della moglie, Lorenzo sente il bisogno di allontanarsi. Nello stesso albergo, intanto, la polizia ha fatto una retata credendo di trovare della droga nascosta.
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A Palermo è arrivato il giudice Costa, che si occuperà di un’importante operazione antimafia nell’ambito della quale numerosi politici legati alle cosche mafiose verranno messi in galera. Lorenzo intanto, dopo la denuncia inoltrata ai giornali, viene spostato al Cerimoniale, così da non poter più creare problemi.