Governo ultime notizie: contratto M5S-Lega in rosso di 100 miliardi?
Governo ultime notizie: contratto M5S-Lega in rosso di 100 miliardi?
Quanto “costa” il contratto di governo tra Movimento 5 Stelle e Lega? Bisogna dire che le misure in esso contenute sono ancora troppo sfumate per essere quantificate con esattezza; insomma, ancora non ci può sbilanciare sui numeri. D’altra parte, insieme a quello sul nome del prossimo premier, il quesito resta uno dei più pressanti di queste ore e in molti hanno tentato di fornire una risposta. Per esempio, secondo il Corriere della Sera l’accordo dovrebbe costare 65 miliardi di euro all’anno; una cifra che potrebbe salire a seconda di come alcuni punti verranno modulati.
Ecco disponibili le quantificazioni dell’#OsservatorioCPI sulle proposte incluse nel #contrattodigoverno tra #M5S e #Lega pic.twitter.com/gb8XcvpimH
— Carlo Cottarelli (@CottarelliCPI) 17 maggio 2018
Governo ultime notizie: contratto M5S-Lega in rosso di 100 miliardi
Uno dei punti più criticati: i soli 17 miliardi previsti per coprire i costi dell’istituzione del Reddito di Cittadinanza. Una previsione che è probabilmente al ribasso; infatti, il costo effettivo del sussidio dipenderà da come aumenterà in base al numero dei familiari a carico del beneficiario. Passando a un altro nodo cruciale dell’intesa giallo-verde, ossia il superamento della Legge Fornero, suscita qualche dubbio il costo previsto per battezzare la Quota 100: 5 miliardi; quando, almeno così riferisce il quotidiano di Via Solferino, ne servirebbero almeno 10.
Secondo un altro conteggio, quello dell’Osservatorio sui Conti Pubblici di Carlo Cottarelli, il contratto “del cambiamento” nella migliore delle ipotesi avrà un costo di 108 miliardi circa. Nella peggiore, invece, potrebbe costare quasi 126 miliardi. In parallelo, le coperture previste non dovrebbero superare i 500 milioni di euro. È soprattutto l’istituzione della Flat Tax IRPEF ad alzare l’asticella delle spese (5o miliardi).
Tuttavia, secondo i proponenti, il mancato gettito dovuto al taglio delle tasse dovrebbe essere recuperato grazie all’aumento dei consumi innescato, appunto, dalla riduzione della pressione fiscale. Inoltre, su iniziativa leghista, si prevede il varo di un maxi-condono per i contribuenti in difficoltà: dovrebbe far incassare 35 miliardi. D’altra parte, nell’ultima versione del contratto è esposto solo il principio mentre nelle precedenti versioni l’aliquota media stabilita per la “pace fiscale”, espressione di Salvini, era del 10%.