Sondaggi elettorali Demos: M5S in calo. Berlusconi rilancia Forza Italia
Sondaggi elettorali Demos: M5S in calo. Berlusconi rilancia Forza Italia
Nell’ultimo sondaggio elettorale Demos – che viene proposto a cadenza mensile – si notano alcune variazioni importanti. Come sempre, è bene ricordare che sono le tendenze a marcare, più che le cifre in sé, lo stato di salute dell’uno o dell’altro partito.
Sondaggi elettorali Demos: Lega inarrestabile. Parabola discendente per M5S e PD
Dopo il boom del 4 marzo, i pentastellati hanno goduto di un ulteriore boost elettorale – stando alle rilevazioni dell’istituto di Ilvo Diamanti -. Il M5S ha toccato si è avvicinato ai 34 punti percentuale tra il 12 e il 15 marzo, per poi cominciare a scendere con una certa intensità. In particolare, si rileva una variazione negativa di 1,8 punti tra il sondaggio di fine aprile (somministrato tra il 26 e il 27), e quello di questa seconda metà di maggio (con rilevazioni del 17 e 18). Il M5S rimane saldamente primo partito e, nel complesso, supera la somma delle preferenze di Partito Democratico e Forza Italia.
Proprio il PD non riesce ad arrestare l’emorragia di voti, dilaniato dai contrasti interni, dalla mancanza di una nuova leadership e una nuova narrativa. I “dem” continuano a calare inesorabilmente e perdono altri due decimi rispetto alla rilevazione di aprile. Il partito con sede in via del Nazareno arriva al 17,6%, in calo di oltre un punto percentuale rispetto alle politiche del 4 marzo (18,7%).
L’unico partito che gode di ottima salute e con una tendenza fortemente positiva è la Lega di Matteo Salvini. Il carroccio incrementa il consenso di quasi 5 punti percentuali, passando dal 17,4% delle politiche, al 22,1% dell’ultima rilevazione. Il contributo del leader è evidente e Salvini, allo stato attuale, è il leader politico più gradito dagli italiani, superando anche Paolo Gentiloni e distanziando il capo politico del Movimento, Luigi Di Maio.
Sondaggi IPSOS, è boom per la Lega che vola al 25,4%
Sondaggi elettorali Demos: effetto comeback per Forza Italia. LeU sotto lo sbarramento
La riabilitazione del cavaliere – uno degli avvenimenti più rilevanti di questo mese – ha portato il suo partito a una inversione di tendenza. Dopo la discesa – che sembrava inarrestabile, fino a pochi giorni fa – è arrivata la ripresa: un colpo di coda che vale un +0,6 di consenso (dal 12,6 al 13,2%). Gli effetti della riabilitazione sicuramente non termineranno qui. Forza Italia comincia a pressare sulla Lega con maggior forza, consapevoli che, in caso di ritorno alle urne, la coalizione di centrodestra potrebbe ottenere – con una certa facilità – il 40% dei consensi. Percentuale che permetterebbe, con quasi assoluta certezza, di formare un governo senza cedere ad alleanze esterne (con M5S o centrosinistra).
Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni accusa il colpo della cannibalizzazione messa in atto dalla Lega nei confronti dei suoi alleati di coalizione, e si ferma al 3,7% (praticamente stabile rispetto al mese scorso, ma in calo di 0,7 rispetto alle politiche del 4 marzo).
Male, molto male, per Liberi e Uguali. La mini-coalizione di sinistra è praticamente scomparsa dai radar e secondo le ultime rilevazioni dell’istituto di Ilvo Diamanti, LeU si ferma al 2,8%. Risultato non sufficiente per poter accedere alla ripartizione dei seggi. In settimana, Beatrice Brignone è stata eletta nuova segretaria di Possibile, dopo la rinuncia di Giuseppe Civati.
Nota metodologica in immagine. In attesa di ulteriori dati.