Sondaggi politici Demos, gradimento nei leader: Salvini in testa
Sondaggi politici Demos, gradimento nei leader: Salvini in testa. Ultimo l’ex segretario PD, Matteo Renzi.
Nell’ultimo sondaggio di Demos, si rilevano tanto le intenzioni di voto degli italiani – a due mesi di distanza dalle politiche -, tanto la fiducia nei principali leader politici del momento. In ambo i casi, si osserva una forte crescita del gradimento verso la formazione verde, la Lega, guidata da Matteo Salvini. Proprio il vincitore interno alla coalizione di centrodestra ha scavalcato – secondo questa rilevazione – anche il primo ministro uscente, Paolo Gentiloni.
Sondaggi elettorali Demos: oltre un italiano su due gradisce l’operato di Salvini
Demos chiede ai suoi intervistati il voto che darebbe, su una scala da 1 a 10, ai leader elencati. I valori espressi dalla grafica mostrano la percentuale di quanti esprimono una valutazione uguale o superiore al 6. I dati vengono confrontati con la rilevazione del mese scorso (aprile).
Secondo la grafica, Salvini scavalca Gentiloni. Il premier uscente perde 4 punti (passando dal 52 al 48%). Salvini, invece, vede un ulteriore incremento rispetto al mese appena trascorso (dal 50 al 52%). Il podio si chiude con il leader della prima forza politica, Luigi Di Maio, gradito dal 42% del campione (in leggera flessione rispetto al mese scorso).
Sondaggi politici, fiducia nei leader: alto gradimento per Emma Bonino
Nonostante la marginalità elettorale di +Europa, la leader della formazione liberale sembra raccogliere un consenso trasversale: il 40% del campione gradisce l’ex radicale. Perdono quota, invece, Giorgia Meloni e Maurizio Martina, entrambi relegati – in questo momento – a un ruolo secondario. La Meloni passa dal 40 al 35%; Martina, dal 35 al 29%. Per entrambi, quindi, un calo sensibile e che sembra andar oltre la normale deviazione statistica.
Sondaggi politici, fiducia leader: Renzi, ultimo tra gli ultimi
Nelle parti basse di questa classifica, troviamo leader possibilmente più divisivi, come Grillo, Berlusconi e Renzi. Il cavaliere si ferma al 29%, rimanendo sopra il garante del M5S, Beppe Grillo (al 27%). Perde quota la figura di Piero Grasso che accusa il colpo della marginalità, al pari di Meloni e Martina. L’ex presidente del Senato della Repubblica è gradito solo da un intervistato su quattro.
Chiude la classifica di gradimento, il mattatore – fino a un anno e mezzo fa – della politica italiana. Matteo Renzi sembra essere in una fase di stanca e con pochi sostenitori. L’ex sindaco di Frenze, primo ministro e segretario PD ottiene il 24%. Pesa, con buona probabilità, l’avversione generata con la velenosa campagna referendaria del 2016.