Governo 2018, ultime notizie: squadra ministri M5S-Lega, scontro in corso

Pubblicato il 21 Maggio 2018 alle 14:13 Autore: Guglielmo Sano
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Governo 2018, ultime notizie: squadra ministri M5S-Lega, i nomi in dubbio

Di Maio e Salvini attesi tra poche ore al Quirinale per sciogliere il nodo premier. Una volta conosciuto il nome del prossimo Presidente del Consiglio arriveranno indicazioni importanti sugli altri componenti dell’esecutivo. Per Palazzo Chigi pare sia in pole il tecnico, d’area 5 stelle, Giuseppe Conte; tuttavia, non si possono escludere colpi di scena; la nomina del capo pentastellato, per esempio, o di un altro esponente del Movimento (Fraccaro o Toninelli). Infatti, il Colle vorrebbe indirizzare la scelta della guida dell’esecutivo verso un “politico”. È chiaro poi che Mattarella cercherà di mettere dei “paletti” anche sui ministeri più “importanti”.

Governo 2018, ultime notizie: squadra ministri M5S-Lega, i nomi in dubbio

Si prenda per buono il “passo indietro” di Di Maio sulla premiership; per quest’ultimo si potrebbero aprire le porte di un “super-ministero” che nascerebbe dall’accorpamento dei dicasteri dello Sviluppo Economico e del Lavoro. A Salvini verrà lasciato il Viminale. Altra casella che pare già assegnata quella della Giustizia; il nome che circola con più insistenza quello del fedelissimo dimaiano Alberto Bonafede. Nel “mosaico” finale dovrebbe comparire anche Vincenzo Spadafora (si ipotizza la creazione di un ministero ad hoc, forse, della Famiglia).

Alla Lega poi, in modo da “compensare” un premier vicino al Movimento, sembrano destinati tanti ministeri “pesanti”. Di certo, spazio verrà dato a Giulia Bongiorno destinata a prendere i Rapporti col Parlamento; stesso discorso per Nicola Molteni che occuperà la poltrona di ministro dell’Agricoltura. Al Carroccio potrebbero andare anche le Infrastrutture, Giuseppe Bonomi il nome “caldo”, la Difesa (Lorenzo Fontana o Guido Crosetto) e l’Ambiente.

Giancarlo Giorgetti, braccio destro di Salvini, verso la sottosegreteria della Presidenza del Consiglio (insieme a Vito Crimi che incasserà la delega ai servizi segreti). Ai 5 stelle resteranno la Pubblica Amministrazione (Laura Castelli) e gli Affari europei, per cui sembra sia stato indicato il “tecnico” Enzo Moavero Milanesi. Un altro “tecnico” (Giampiero Massolo) dovrebbe andare alla Farnesina.

Pomo della discordia è ancora il ministero dell’Economia. Il Colle vuole un nome in grado di tranquillizzare Europa; la Lega, invece, propone l’economista ed ex ministro dell’Industria Paolo Savona, tutto tranne che una amico di Bruxelles.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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