Giro d’Italia: Yates non molla la rosa! Vittoria a Dennis
Yates non molla la rosa! Vittoria a Dennis. L’attesissima 16° tappa del Giro, la cronometro da Trento a Rovereto, ha visto la vittoria dell’australiano Rohan Dennis, che aveva già sfiorato il successo nella cronometro di Gerusalemme, che ha vestito quest’anno per 4 giorni la maglia rosa e che adesso si vede in sesta posizione nella classifica generale. I due uomini più attesi della giornata, Tom Dumoulin e Chris Froome, hanno concluso la frazione rispettivamente al 3° e al 5° posto, e quest’ultimo ha anche guadagnato 3 posizioni in classifica, balzando dalla 7° alla 4° piazza.
Ma il vero vincitore di questa giornata è ancora una volta Simon Yates: il britannico della Mitchelton Scott nei 34 km della prova perde solo 1’15” da Dumoulin, conservando così ancora 56″ sull’olandese nella classifica generale. Bene anche Domenico Pozzovivo, che rimane terzo nella generale, difendendosi dagli inseguitori su un terreno a lui non certamente consono. Male invece Thibaut Pinot, che perde 3’19” dal vincitore di tappa, e i sudamericani Lopez e Carapaz, che ora sono rispettivamente 8° e 9° in classifica generale e sembrano ormai tagliati fuori per il discorso podio. Notizie positive arrivano, invece, da Fabio Aru(che è sembrato finalmente in buona condizione dopo le delusioni rimediate in montagna)e da Diego Ulissi, che terminano la prova odierna rispettivamente 6° e 8°, lasciando ben sperare per i prossimi giorni.
Giro 2018: percorso e altimetria tappa 16. Trento-Rovereto
Giro d’Italia: Il trittico decisivo
Simon Yates, ora che non ci sono più cronometro, sembra essere lo strafavorito per la vittoria del Giro d’Italia.
Ma attenzione alle tappe numero 18,19 e 20, tutte e 3 con arrivo in salita. Nella 18° si arriverà a Prato Nevoso, ma probabilmente non accadrà moltissimo perchè prima dell’ultima asperità c’è soltanto una salita di 3° categoria. Nella 19° si scalerà il tremendo Colle delle Finestre: 18 km con una pendenza media del 9,2% e picchi del 14%, con gli ultimi 9 km sterrati. La vetta della salita è pur sì lontana dal traguardo 70 km, e dopo ci sono ancora altre due salite, di cui l’ultima, il Jafferau, è di 1° categoria, però già sul Colle delle Finestre (Cima Coppi di quest’anno) ci potrebbe essere un forcing di qualcuno(il più indicato è Froome) per mettere in difficoltà la maglia rosa. Poi la tappa che deciderà tutto, la 20°, quella con tre salite di prima categoria(il Col Tzecore, il Col Saint Pantaleon e la salita di Cervinia): lì i corridori dovranno sparare le ultime cartucce prima della passerella finale a Roma per cercare di ottenere ancora un miglioramento nella classifica generale o un risultato parziale.
Sarà un’ultima settimana di grande ciclismo, o almeno si spera.