Pensioni novità 2018: lavori gravosi, ecco la Commissione per ampliamento.
Sul tema pensioni novità 2018 riguarderanno anche i lavori gravosi e la loro estensione. Il Governo ha infatti dato l’ok all’istituzione della Commissione tecnica finalizzata all’ampliamento delle categorie dei lavori gravosi. La Commissione prenderà in considerazione diversi parametri nel valutare la gravosità delle occupazioni professionali; tra i fattori di analisi ci saranno l’età anagrafica e le condizioni dei lavoratori. In merito a quest’ultimo punto si farà attenzione soprattutto in merito all’ambiente di lavoro.
Pensioni novità 2018: lavori gravosi, cosa dice la Legge di Bilancio 2018
La novità è già presente nella Legge di Bilancio 2018. All’articolo 1, comma 155, si legge infatti il capitolo relativo all’istituzione della nuova Commissione tecnica. “La Commissione ha il compito di acquisire elementi conoscitivi e metodologie scientifiche; a supporto della valutazione delle politiche statali in materia previdenziale e assistenziale”.
Pensioni novità 2018: lavori gravosi, da chi è composta la Commissione
La stessa sarà presieduta dal Presidente dell’Istat. E si comporrà di rappresentanti del MEF, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; del Ministero della Salute; del Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri; nonché dell’Istat, dell’Inps, dell’Inail e del Consiglio superiore degli attuari. A queste figure si aggiungeranno esperti in materie economiche, statistiche e attuariali; “designati dalle organizzazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale dei datori di lavoro e dei lavoratori”.
Pensioni novità 2018: lavori gravosi, scadenze e prospettive della Commissione
Nel testo si prevede che la Commissione terminerà i lavori entro il 30 settembre 2018. Quindi, entro i 10 giorni successivi, il Governo dovrà presentare alle Camere una relazione a riguardo. Importante anche il passaggio che informa come si debba provvedere con le risorse umane, finanziarie e strumentali previste all’attuazione delle disposizioni; senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”. Infine, a chi comporrà la Commissione non spetterà alcun compenso, né indennità.