Pensioni ultime notizie: niente Quota 100, Cgil ‘uscita a 62 anni’

Pubblicato il 23 Maggio 2018 alle 09:00 Autore: Daniele Sforza
Pensioni ultime notizie: niente Quota 100

Pensioni ultime notizie: niente Quota 100, Cgil ‘uscita a 62 anni’.

Sulle pensioni ultime notizie provengono dalla Cgil, dimostratasi piuttosto critica contro il nuovo contratto di governo Lega-M5S; in particolar modo sul capitolo dedicato alle pensioni. Da Roberto Ghiselli, che chiede una vera e propria riforma delle pensioni, a Francesco Sinopoli (Flc Cgil), che parla di scuola e non solo, ecco quali sono le opinioni sul nuovo contratto da parte del sindacato.

Pensioni ultime notizie: Cgil parla di uscita a 62 anni

Il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli ha voluto avvisare il nuovo governo (non ancora definitivo) M5S-Lega, mettendolo in guardia sul tema pensioni. E così ha parlato anche della ormai stracitata riforma Fornero, per la quale “non sono necessari ritocchi”. In una panoramica generale, servirebbe invece “una vera riforma delle pensioni che superi quell’impianto a livello strutturale”; ma che sia soprattutto attenta a tutte le generazioni. E che magari possa partire dalle proposte avanzate dallo stesso sindacato.

Si parla tanto di Quota 100 e Quota 41, ma per Ghiselli il nuovo governo dovrebbe trattare i temi della flessibilità in uscita, “con la possibilità di andare in pensione dopo i 62 anni”. Ovviamente si dovrà superare anche il meccanismo che lega l’età pensionabile all’aspettativa di vita. Senza contare quelle garanzie per i giovani che hanno una carriera lavorativa “discontinua o con bassi contributi”, un fenomeno molto frequente oggigiorno. Poi ci sono i problemi delle nuove misure, come le domande per l’Ape sociale respinte; le difficoltà dell’Ape volontario e la Rita; tutte soluzioni invischiate in un pantano burocratico.

Pensioni ultime notizie: Flc Cgil, “Testo molto generico”

Anche il segretario di Flc Cgil, Francesco Sinopoli, ha parlato del nuovo contratto di governo. Intervistato da Tecnica della Scuola, si è soffermato in particolare sul tema istruzione. Lamentando nella prima impressione la presenza di alcune lacune. E che quindi lo porta a fare una serie di domande, come quali e quanti investimenti siano previsti per la scuola pubblica. Che servirebbero ad esempio a equiparare la condizione economica dei docenti italiani con i colleghi europei. Ma dopo aver parlato del nuovo contratto scuola, ecco un parere sul programma di governo. Soffermandosi sulla Buona Scuola, che Lega e M5S vogliono già mandare in pensione, Sinopoli ha sottolineato un aspetto importante del programma congiunto. Più precisamente, nulla si riesce a intravedere “su cosa si intende fare e soprattutto con quali risorse. Si tratta di un testo molto generico, che chiaramente non può rappresentare un programma di governo senza essere adeguatamente implementato”.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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