“Entro luglio farò un provvedimento che si chiama ‘Sblocca-Italia’, che consentirà di sbloccare interventi fermi da 40 anni”. Il premier l’aveva promesso dal palco del Festival dell’Economia di Trento, agli inizi di giugno. Ora il decreto “Sblocca Italia” diventa realtà. Il provvedimento, ancora allo studio del ministero delle Infrastrutture, dovrebbe arrivare in Consiglio dei Ministri venerdì prossimo. In totale saranno sbloccati investimenti per 43 miliardi di euro. Fra gli interventi previsti, l’ultimazione delle grandi opere, l’unificazione delle autorizzazioni edilizie per i comuni e sconti fiscali ai proprietari di case in affitto.
Nel testo, ad esempio, stanziati finanziamenti sia per i cantieri già aperti che per quelli da avviare: 3,7 miliardi di euro da distribuire nei prossimi 6 anni. I fondi saranno destinati non solo alle “grandi opere” come l’alta velocità tra Brescia e Padova o l’autostrada Tirrenica o l’asse stradale Lecco-Bergamo. Prevista, infatti, anche la nuova edizione del progetto 6 mila campanili: 100 milioni di euro per interventi nei piccoli centri. Nuova linfa anche per il piano città, per il quale il governo sta pensando ad un’unità di missione che possa snellire gli interventi. Il provvedimento dovrebbe anche contenere una norma che vincola lo Stato a destinare, ogni anno, lo 0,3% del Pil per le opere infrastrutturali.
Oltre alle grandi opere il governo avrebbe messo a punto anche misure di semplificazione fiscale e burocratica. Prevista, infatti, l’autorizzazione unica edilizia per i circa 8 mila comuni italiani e agevolazioni fiscali per i proprietari di immobili in affitto. Chi comprerà una casa nuova o completamente ristrutturata, per poi cederla in affitto ad un canone concordato per non meno di 8 anni, avrà diritto ad una detrazione del 20% del prezzo d’acquisto dal proprio reddito imponibile. Una manovra con cui i tecnici del governo sperano di far ripartire l’edilizia e tornare a far girare il business della compravendita immobiliare. Nel “piano casa” dell’esecutivo anche misure di social housing e nuovi progetti per gli alloggi popolari.
Carmela Adinolfi