“Quello che sta succedendo in questi giorni alla Camera ed in Senato è a dir poco grottesco, soprattutto l’agilità degli uomini di governo, che ad ogni costo vogliono arrivare a far accettare dal Parlamento leggi impossibili, per non dire indegne. Questa situazione sta assomigliando sempre più ad una farsa di Aristofane, Antifane o di Menandro, dove logica e ragione vengono buttate a sguazzare nel lerciume delle cloache”. Dario Fo scrive sul blog di Beppe Grillo e attacca le riforme. Il monito del premio Nobel si aggiunge al coro di critiche che, in questi giorni, hanno accompagnato la discussione del pacchetto riforme a Palazzo Madama.
Bersaglio del post di Dario Fo è la recente applicazione della tagliola sulla discussione degli emendamenti alla legge di riforma del Senato: “Si ricorre un’altra volta puntualmente alla ghigliottina. È un’invenzione paradossale, assurda – scrive il premio Nobel da sempre vicino al M5s – Qualcuno l’ha chiamata ‘oscena’. L’effetto equivale all’esplosione di una carica di tritolo che fa saltare in aria il pacco degli emendamenti, un bel botto e il problema sparisce all’istante. L’opposizione urla indignata e la maggioranza, stupita, ribatte: ‘Perché tanta caciara? Che c’è di strano?’. Questa tagliola è un atto infame! Oltretutto incostituzionale!”, ribatte Dario Fo.
Fo critica poi il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per non aver ricevuto giovedì scorso i parlamentari dell’opposizione che si erano recati al Quirinale. “Un uomo sempre disponibile (specie se deve incontrare gente che la pensa come lui) a dare buoni consigli, a commuoversi persino, davanti ai loro applausi e complimenti adulatori, fermando lacrime che gli rigano il viso. Ma davanti a questo gruppo di facinorosi no, il nostro beneamato presidente non può scendere per ascoltarli”, spiega Fo. Infine l’affondo implicito contro il premier Renzi e il leader Fi Silvio Berlusconi: “Ci si sta muovendo verso la nascita di una coppia di partiti gestiti smaccatamente da un giovane toscano dalla parola facile e da un condannato alla galera riabilitato”, spiega Dario Fo senza mai nominare Renzi e Berlusconi. “Quest’ultimo, poveretto, andava a ragazzine senza sapere che rischiava una condanna per prostituzione minorile”, prosegue Fo. “Questa strana coppia sta imponendo uomini scelti da loro, mossi come burattini, e minaccia di espellere chiunque si ponga in contrasto con la loro guida e soprattutto insulta e chiama rozzi mestatori coloro che fanno riferimento alla P2 a proposito del loro modo d’agire. E, a ‘sto punto, penso che imparare tutti ad emettere risate corali ben modulate sia importante, ma non basti. Davanti a questa vergognosa imposizione autoritaria dobbiamo apprendere insieme ad emettere in coro giganteschi pernacchi frastornanti, al punto di svegliare tutto il popolo dei dormienti avvolti nell’oblio”, conclude Dario Fo.
Redazione