Utility: Governo M5S-Lega, le azioni migliori da acquistare
Utility: Governo M5S-Lega, le azioni migliori da acquistare
Il mercato appare ancora frastornato dall’arrivo del governo giallo-verde. Non si tratta solo dei timori sull’euro, sul possibile aumento del deficit e del debito italiani e dei probabili scontri con Bruxelles, con tanto di perdita di fidicia dei creditori.
Ma anche della direzione della politica industriale di una maggioranza, le cui intenzioni non sono ancora chiare.
In generale secondo diversi analisti dovrebbero essere favorite le energie rinnovabili. In uno studio di IG a cura di Filippo Diodovich e Vincenzo Longo si afferma: “Ci aspettiamo che il governo gialloverde promuova un sistema di incentivi per espandere ulteriormente il comparto delle energie rinnovabili, stimolando le pubbliche amministrazioni a dotarsi di modelli di sviluppo sostenibili”.
IL consiglio è quindi puntare su questo tipo di utilities anche in Borsa. Erg, Alerion Clean Power e Falck Renewables, per esempio.
Le aziende che operano nel settore delle energie tradizionali invece sarebbero svanaggiate
Utility, Enel e A2A forse sfavorite?
Ecco che quindi aziende come Enel, Terna, A2A, potrebbero essere sfavorite. E non è un caso che da quando le discussioni tra Movimento 5 Stelle e Lega Terna ha subito un calo del 5%, Enel del 8%, A2A del 10%.
Certo, queste aziende, come Enel, hanno intrapreso progetti per la trasformazione della propria produzione. Virando per esempio verso le energie rinnovabili, ma si tratta necessariamente di un processo lungo. Si prevede che si potrebbe arrivare fino al 2050.
Nel breve periodo quindi l’eventuale varo di incentivi potrebbe spingere anche dal punto di vista finanziario altre realtà.
Poi molto dipenderà dalla dialettica interna alla nuova maggioranza. Almeno nelle intenzioni il Movimento 5 Stelle è più aperto a istanze ecologiste. Come si vede con la complessa vicenda dell’ILVA, che il M5S vorrebbe vedere gradualmente chiusa. Nella Lega le posizione appaiono da sempre diverse.
E quindi anche questo capitolo di politica economica dovrà sottostare al probabile tira e molla tra i due alleati di governo.