Sondaggi politici Eurobarometro, italiani ancora i più delusi dalla UE
Sondaggi politici Eurobarometro, italiani ancora i più delusi dalla UE
In vista delle elezioni al Parlamento Europeo dell’anno prossimo l’Eurobarometro, che svolge rilevazioni e sondaggi per conto delle istituzioni europee ha chiesto ai cittadini europei cosa ne pensa su molti argomenti.
Oltre alle domande sul ruolo del Parlamento e sulla fiducia nello stesso ve ne erano alcune più in generale sulla UE.
Quello che in sostanza emerge è che siamo ancora tra i più delusi dall’Unione Europea.
Solo secondo il 39% degli italiani far parte della UE è una buona cosa. La pensano in modo più negativo solo cechi e croati.
Al contrario con l’85% e l’81% sono lussemburghesi e irlandesi sono i più entusiasti, seguiti da olandesi e tedeschi, al 79%.
In media gli europei sono piuttosto positivi sull’appartenenza alla UE, con il 60% di favorevoli. Tra l’altro in crescita del 3%. Un miglioramento a dire il vero c’è stato anche in Italia, con 3 punti in più di risposte positive rispetto all’anno scorso. E tuttavia è servito solo a superare la percentuale delle opinioni negative, che ora sono il 38%. Ma rimaniamo sul podio degli sfiduciati.
Sondaggi politici Eurobarometro, solo per il 44% l’appartenenza alla UE ci ha beneficiato
Solo il 44% degli italiani pensa che il proprio Paese abbia beneficiato dalla appartenenza alla UE. Meno di tutti.
Siamo gli unici in cui questa percentuale è minore de 50%. Nonostante una crescita del 5% rispetto all’anno scorso.
Maltesi, irlandesi, lituani, polacchi sono i più certi della convenienza di appartenere alla UE, con percentuali vicini o superiori al 90%.
Anche in questo caso con aumenti del 3%. Vi è stato quasi ovunque un miglioramento, tranne che in Germania, Croazia e Regno Unito, dove l’opinione è peggiorata, ma senza cambiare la tendenza di massima, che rimane positiva persino nel Regno Unito favorevole alla convenienza dell’appartenenza alla UE.
Insomma, gli italiani risultano più sfiduciati sia rispetto a Paesi più ricchi del nostro, sia rispetto a quelli più poveri.
Anche rispetto ai greci per esempio, considerando che in Grecia il 57% ritiene che sia stato conveniente far parte della UE, il 9% in più rispetto all’anno precedente.