Governo ultime notizie: Salzano agli Esteri, Massolo è quasi fuori
Governo ultime notizie: Salzano agli Esteri, Massolo è quasi fuori
Il braccio di ferro tra Mattarella e Salvini sul ministero del Tesoro continua. Il leader leghista vorrebbe affidare l’importante dicastero all’economista Paolo Savona. Quest’ultimo, però, non è molto gradito al Colle; nonostante sia uno studioso di alto profilo e tutto tranne che un “anti-establishment” (ruoli in Bankitalia e Confindustria, ex ministro del Lavoro), il Quirinale teme delle ripercussioni finanziarie per via delle sue posizioni critiche nei confronti dell’Europa.
Inoltre, nel muro contro muro col Carroccio, il Capo dello Stato sembra voler affermare le sue prerogative ma anche quelle, non era mai stato necessario, del Presidente del Consiglio. Insomma, troppa “pressione” dall’esterno su Conte, sembra voler far capire Mattarella. La nomina dei ministri spetta al Presidente della Repubblica su proposta del Premier incaricato; se Salvini impone “diktat” si pone in contrasto con la prassi costituzionale.
Governo ultime notizie: Salzano agli Esteri, Massolo è quasi fuori
Tuttavia, quella di via XX settembre non è l’unica casella che attira le attenzioni del Quirinale. Pare che si debbano ancora sciogliere, in primis, i nodi Esteri, Difesa e Infrastrutture. Nel complesso mosaico della lista dei ministri, però, muovere un tassello significa spostarne anche molti altri; per cui tornerebbero in ballo la Sanità, come il “superministero” Sviluppo Economico più Lavoro, ma anche il sottosegretariato alla Presidenza del Consiglio.
Per la Farnesina sembrano in caduta libera le quotazioni del diplomatico Giampiero Massolo mentre starebbero crescendo quelle dell’ambasciatore in Qatar Pasquale Salzano (in ballottaggio con Elisabetta Belloni). Nonostante le critiche leghiste per la sua opposizione al TAV Torino-Lione, pare sia tornato in auge il nome della pentastellata Laura Castelli per le Infrastrutture.
Incertissima poi la situazione per quanto riguarda la Difesa; il nome “caldo”, però, rimane quello di Elisabetta Trenta (sempre in quota 5 stelle). Sempre se non verrà giocato come carta per risolvere lo scontro sul ministero dell’Economia, Giancarlo Giorgetti pare destinato a diventare sottosegretario a Palazzo Chigi. Di Maio chiederà lo “sdoppiamento” del ruolo così da avere il suo fedelissimo Vincenzo Spadafora in una posizione, per tradizione, “strategica”.